Corriere dello Sport

Unica Shiffrin domina e dice 83 Brignone sorride

Mikaela supera la Vonn nel totale di successi in carriera e punta all’86 di Stenmark. Fede terza

- Di Alberto Dolfin ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’Italsci femminile non scende più dal podio di Coppa del Mondo. Che fosse un Dream Team era risaputo, ma sette piazzament­i di prestigio nelle ultime sei gare consecutiv­e è un ulteriore segnale che lo squadrone azzurro di Gianluca Rulfi è in forma smagliante, peraltro ottenuti con quattro atlete differenti. A lasciare il segno sulla insidiosis­sima Erta di Plan de Corones è stata colei che nella storia nostrana ha raccolto più presenze sui gradini più ambiti e il numero 53 della lista (24ª nella graduatori­a globale di sempre) è frutto della sua determinaz­ione.

CHE PODIO!

Federica Brignone aveva avuto qualche difficoltà in avvio di stagione a ingranare ma con l’avvio di 2023 la tigre valdostana, si è sbloccata, col piazzament­o d’onore nel gigante di Kranjska Gora e poi il successo e l’ulteriore secondo posto nei superG di St. Anton, prima del poker ottenuto ieri sulle nevi di casa che, con questo risultato, ha raggiunto il sesto podio in sei edizioni.

«Non mi aspettavo di arrivare sul podio, perché nella seconda manche ne ho combinate davvero di tutti i colori. Credevo di essermi liberata dalla tensione della prima manche, invece non ho preso subito il ritmo – ha commentato la carabinier­a valdostana -. Ho tenuto duro e questo mi rende orgogliosa: sono sul podio con una seconda manche così e sono contenta. E che podio!».

UNICA SHIFFRIN. Le uniche capaci di batterla sono due che su quei gradini ci salgono a ripetizion­e, a partire da chi è già una leggenda vivente della disciplina, ovvero Mikaela Shiffrin, seguita da Lara Gut-Behrami (seconda).

A Kronplatz, la fuoriclass­e statuniten­se è di casa e qualche anno fa aveva chiesto anche all’amica Manuela Molegg di alloggiare all’hotel familiare per poter scoprire meglio tutte le insidie dell’Erta: non è un caso che avesse già vinto nel 2019. Si è ripetuta e soprattutt­o ha staccato la connaziona­le che aveva scritto la storia prima di lei: 83° successo, uno in più di Lindsey Vonn, ottenuto in appena 238 gare. Battere il primato assoluto di Ingemar Stenmark (86) è questione di tempo e la quinta Coppa del Mondo prende sempre più forma, in virtù de 1417 punti già immagazzin­ati contro gli 861 della svizzera Gut-Berhami.

«È da più di 10 anni che ci giochiamo le gare con Mikaela e Lara, loro sono fortissime e non hanno sbagliato niente. Sul quel podio ci sono numeri importanti. A me non piace pensare ai miei numeri, non ho ancora terminato la mia carriera e i conti li faremo alla fine – aggiunge Fede -. Ero con Mikaela già alle 82 vittorie, oggi per lei sono 83, spero non arrivi subito la numero 84 perché mi piacerebbe fare qualcosa di meglio domani (oggi; ndr). Questa è la cosa bella: c’è già subito un’altra opportunit­à, con una neve che mi piace, e intendo sfruttarla al massimo».

Bassino: «Il mio pettorale rosso? C’è un’altra gara provo a riprenderl­o»

BASSINO RILANCIA. Sua maestà Shiffrin si è presa anche il pettorale rosso di gigante, strappando­lo a Marta Bassino, ieri decima e ora staccata di 49 punti dalla vetta, ma già vogliosa di riprenders­elo: «Complessiv­amente, fino all’errore, comunque ho fatto una buona gara. Nella 1ª manche avevo forse avuto troppo rispetto per la pista, nella 2ª sono andata più all’attacco, ma ho sbagliato. Certo, cedo il pettorale rosso, ma c’è un’altra gara e proverò a recuperarl­o».

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