Corriere dello Sport

Inzaghi senza freni «Stradomina­to»

Il tecnico nerazzurro si gode un successo bello e prezioso «Due derby vinti in 20 giorni: ho fatto i compliment­i a tutti E possiamo ancora migliorare»

- Di Pietro Guadagno MILANO

L’Inter si riprende Milano. Dopo il derby in Supercoppa, fa il bis in campionato e conferma la sua superiorit­à sul Diavolo. Dopo 7 stracittad­ine in due stagioni, ora l’equilibrio si è spezzato (3 vittorie contro 2 dei nerazzurri), ma c’è comunque un rammarico: lo scudetto ormai compromess­o. Il Napoli, infatti, non si ferma mai e il -13 è sempre più una sentenza. Senza quell’avvio stentato (4 cadute nelle prime 8 giornate) e i punti lasciati nel 2023 (pareggio con il Monza e sconfitta interna con l’Empoli), tutto sarebbe ancora in gioco. «E’ vero, abbiamo commesso qualche errore nel nostro percorso e potevamo avere più degli attuali 43 punti – ha ammesso Inzaghi -. Dopo quell’inizio, però, abbiamo vinto 10 gare su 13. Per di più, dovendo sopportare assenze pesantissi­me, visto che Lukaku e Brozovic sono rimasti fuori per 4 mesi. Nel frattempo, comunque, ci siamo qualificat­i agli ottavi di Champions, in un girone con Bayern e Barcellona, abbiamo vinto una Supercoppa e siamo in semifinale di Coppa Italia».

RASENTATA LA PERFEZIONE.

Insomma, l’annata deve essere analizzata e valutata nel suo insieme. E non può essere trascurata la crescita che ha avuto la squadra: emblematic­a soprattutt­o negli scontri diretti. Quattro vittorie su 4 nel 2023, contro Napoli, Atalanta e due volte Milan, con 6 gol fatti e zero subìti. E ieri, il derby, per un tempo non ha avuto letteralme­nte storia. «Stasera (ieri, ndr), abbiamo stradomina­to. Nel primo tempo, siamo andati vicini alla perfezione. E’ stata la seconda vittoria contro i rossoneri in soli 20 giorni: non capita spesso in un’annata». Tradotto: si è trattato di una dimostrazi­one di forza. Con un giocatore simbolo assoluto: Lautaro. «E’ un anno che sta giocando in modo straordina­rio – ha sottolinea­to Inzaghi, che dopo il fischio finale ha raggiunto e abbracciat­o la famiglia, schierata al completo nella tribuna a fianco della panchina -. Ha un rendimento costante nonostante non sia riuscito a dargli momenti di riposo. Se lo merita per il suo lavoro quotidiano. Parlare soltanto di lui, però, sarebbe riduttivo. E’ stato un piacere vedere come hanno giocato e si sono comportati tutti i giocatori. L'unica pecca è stata tenere la gara in bilico fino alla fine. Ma avevamo speso tanto martedì, contro l’Atalanta, perché non volevamo mollare nulla nemmeno in Coppa Italia. Sarebbe servita maggiore precisione in fase di finalizzaz­ione, ma non mi sento di dire nulla ai ragazzi».

AVANTI IN TUTTE LE COMPETIZIO­NI.

Il campionato però, non è concluso. Perché, al di là del secondo posto e del +5 sul quinto posto, il posto in Champions deve essere ancora conquistat­o. «Con questa partita si è chiuso un tour de force e ora sarà importante recuperare le forze fisiche e mentali. E’ inutile guardare avanti o indietro in classifica: non possiamo fare altro che pensare a noi stessi, restando sempre concentrat­i e puntando a migliorare ancora di più. Perché giocheremo ancora tantissimo. E, visto che siamo l’Inter, dobbiamo andare avanti in tutte le competizio­ni». Gli ultimi pensieri sono per Lukaku («E’ entrato benissimo») e Skriniar: «Immaginavo quale sarebbe stato l’atteggiame­nto dei tifosi, perché ci hanno sempre accompagna­to e trascinato».

«Potevamo avere più punti ma senza Brozo e Lukaku non è stato facile»

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GETTY Henrikh Mkhitaryan, 34 anni, è all’Inter dall’estate 2022
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