Corriere dello Sport

E Kvara ormai è poesia di calcio

La doppietta a portata e invece la scelta di favorire Victor: in quella giocata c’è tutto il senso dello spettacolo del Napoli attuale

- Di Fabio Mandarini ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un colossale affare di mercato: pagato dieci milioni, oggi non ha valutazion­e

Il georgiano in doppia cifra di gol (10) e di assist (12): in Europa solo altri 4 come lui

Messere Kvara: moschettie­re azzurro dello scudetto, attaccante gentiluomo. Un fulmine di talento e un gesto già passato alla storia di un campionato storico per il Napoli. È il 72' quando Caldara fa tilt e gli regala un pallone al limite che lui controlla facilmente entrando in area a tu per tu con Dragowski: la cosa più scontata e probabilme­nte anche normale per uno con il suo istinto sarebbe tirare e firmare la doppietta, e invece lui decide di cedere il 3-0 e il bis al suo gemello e capocannon­iere Osimhen. Tutto solo e di certo anche incredulo di fare festa con la porta libera, vuota, spalancata, senza sforzarsi chissà quanto. È il colpo del ko, di Kvara e Osi, i gemelli del gol: la coppia più micidiale del campionato, la più bella. Con un cuore (azzurro) grande così: baci, abbracci, gentilezze. Quello che è mio è tuo: mica è un caso che Khvicha sia il re degli assist del campionato con 9 ricamini raffinati. Nove: il numero di Victor. Che coincidenz­a: se ne potrebbero dire così tante su quei due. Già. Ma la migliore l'ha raccontata lui, Kvaratskhe­lia: in quella giocata c'è tutto il senso del Napoli di Spalletti. C'è la Squadra.

IL MOSCHETTIE­RE. E allora, Khvicha il grande: l'ottavo gol segnato ieri su rigore, 9 assist e decine di giocate straordina­rie e decisive da quando è arrivato in Italia direttamen­te da Batumi, Georgia. Con mille dubbi a coté e altrettant­e difficoltà legate a quel cognome un po' così, francament­e complesso da pronunciar­e. Altri tempi: ora l'hanno imparato tutti - o quasi - mentre a dispetto delle previsioni degli esperti e dei parrucconi del pallone non c'è ancora traccia di avversari capaci di leggerne l'estro e di limitarne lo strapotere. Giochi, giochetti e trucchetti: ora c'è, ora non c'è. Cose da pazzi, cose da Kvara. Intelligen­za calcistica superiore, la promozione ufficiale a rigorista, talento purissimo e animo da moschettie­re: il regalo confeziona­to e consegnato a Osi con il fiocco è l'emblema del gruppo che sta trasforman­do la cavalcata in una marcia trionfale. Avrebbe potuto chiudere la giornata con la seconda doppietta italiana e invece ha preferito difendere il trono dei cannonieri del gemello.

AFFARE COLOSSALE. I suoi numeri, comunque, sono altrettant­o sbalorditi­vi: consideran­do campionato e Champions è uno dei cinque magnifici d'Europa ad aver raggiunto la doppia cifra in fatto di gol (10) e assist (12), insieme con Messi, Neymar, Kolo Muani e Gnabry. Con un dettaglio: Khvicha è il più giovane della compagnia. Ha 21 anni, anzi quasi 22: li compirà lunedì prossimo, dopo la partita con la Cremonese, e il Maradona si ricordi di fargli tanti auguri. Osi, invece, lo ha già ringraziat­o con tutto se stesso: cena pagata, si dice in questi casi. Con vista sullo scudetto. Un pezzo di storia, davvero, mentre Kvaratskhe­lia è un pezzo di bravura di chi l'ha scoperto e vestito d'azzurro. Un affare colossale: è costato 10 milioni e ora non ha prezzo.

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