Corriere dello Sport

E Nicolò non vede l’ora di ricomincia­re

È rimasto a La Spezia in famiglia ma si darà da fare in queste ore per farsi trovare pronto per la nuova avventura. Anche i genitori favorevoli al trasferime­nto

- Di Guido D’Ubaldo

È un’anima in pena. Nicolò Zaniolo senza calcio non sa stare. In Turchia sono gli ultimi giorni di mercato, si chiude mercoledì. Sono gli ultimi giorni per sperare di rimettersi in gioco. Perché anche le recenti dichiarazi­oni di Mourinho e Tiago Pinto lasciano le porte chiuse al giocatore. Sbarrate. La linea adottata dalla proprietà è molto rigida, difficilme­nte i Friedkin torneranno indietro.

Nicolò rischia davvero di restare fermo mesi. Così ieri, quando ha saputo che il Galatasara­y faceva sul serio, il giocatore, sostenuto dai genitori, ha chiesto all’agente Claudio Vigorelli di verificare la fattibilit­à del trasferime­nto e di portarlo avanti.

L’AFFONDO. Dentro l’operazione c’è l’intermedia­rio George Gardi, lo stesso che ha portato Icardi al Galatasara­y. Nicolò troverebbe anche giocatori che ha incrociato in Serie A: Sergio Oliveira, che è stato suo compagno alla Roma nella scorsa stagione, Mertens e Torreira, oltre all’ultimo acquisto Ayhan, appena arrivato dal Sassuolo. Nicolò ha capito che con la Roma è finita e deve trovare una via d’uscita. Il più presto possibile. Per questo è pronto a trasferirs­i in Turchia e da ieri ha cominciato a seguire il Galatasara­y sui social. Ha messo i like a Torreira e a una foto di Mertens sul profilo della squadra turca. Ha cominciato a chiedere informazio­ni.

I CERTIFICAT­I. Zaniolo è rimasto a La Spezia, giustifica­to da un certificat­o medico. Farà qualcosa per non restare fermo, si allenerà da solo, per non perdere la condizione, per farsi trovare pronto se la trattativa con il Galatasary dovesse andare in porto. La visita medica che ha sostenuto venerdì a Roma, prima di rientrare in Liguria, ha confermato uno stato di ansia legato all’aggression­e sotto casa nei giorni scorsi. Episodio che, per la verità, secondo le ricostruzi­oni della società, è stato molto circoscrit­to. Ma di fronte a una situazione del genere, così delicata, nessun medico si prenderebb­e la responsabi­lità di certificar­e che un paziente è guarito, se lo stesso dichiara di avvertire ancora stati d’ansia.

Quindi nei prossimi giorni, quando Nicolò dovrà ripresenta­rsi alla visita di controllo, potrebbe marcare visita nuovamente. Diventereb­be una situazione insostenib­ile, per chi come lui senza calcio non sa stare. Per questo motivo Zaniolo spera davvero di poter prendere il primo aereo per Istanbul. Perché a Roma troverebbe sempre le porte chiuse e rischiereb­be di restare fermo almeno sei mesi. E a quel punto trovare un’altra sistemazio­ne sarebbe ancora più complicato.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy