6”51: Lyles avvisa Jacobs
Poche ore dopo l'esordio vincente di Marcell Jacobs sui 60 indoor a Lodz con 6”57, sprinter sugli scudi anche a Boston, nella 2ª tappa del World Indoor Tour Gold. Nella finale dei 60 ha dato spettacolo l'iridato dei 200 e il più accreditato successore di Bolt nell'albo dei record, Noah Lyles: ha destato sensazione il 6”51 con il quale ha migliorato di 4/100 il personale e bruciato al fotofinish (due millesimi) il connazionale Trayvon Bromell dopo un avvio al rallentatore. Nella lista stagionale, Lyles incalza (con Bromell) il leader Micah Williams (6”49). Con 6”57, Jacobs ora è 9° al mondo e 4° in Europa.
«Da tempo volevo migliorarmi sui 60, voglio fare ancora meglio: sono curioso di misurare i progressi sui 200», il commento di Lyles che sul mezzo giro vanta uno strepitoso 19”31 ottenuto ai Mondiali di Eugene, a soli 12/100 dal record di Bolt. Lo statunitense è atteso al Millrose Games di New York di sabato e poi dovrebbe essere in gara anche nella tappa europea del circuito indoor mondiale, il 15 febbraio a Lievin. Meeting che vedrà di nuovo sui 60 anche Jacobs.
A Boston impresa anche della regina europea dei 400 hs, l'olandese Femke Bol: sull'atipica distanza dei 500 metri ha fissato il limite mondiale a 1’05”63 con un progresso di 68 decimi sul vecchio primato della russa Krasnomavets di 17 anni fa.
RECORD OSTACOLI. Ai Tricolori indoor U23 di Ancona ancora due migliori prestazioni nazionali di categoria nei 60 hs con Lorenzo Simonelli (7”67) e Veronica Besana (8”10 eguagliato). Show di Marta Amaner ni, dopo il lungo titolo anche nei 200 (24”04). Bis anche per la neo italiana Great Nnachi, dopo i 60 sua anche l'asta (4,20).
PESISTI CRESCONO.
Dopo i progressi in Francia di Leo Fabbri nel peso con 21,33, ieri è tornato a scagliare lontano anche Zane Weir: 5° all'Olimpiade l'italo-sudafricano, a lungo infortunato, ha lanciato a 21,32 a Rochlitz (Ger).