«Ronaldo osceno»: ora è nei guai
Mano sui genitali verso il pubblico «Reato da arresto Fuori dall’Arabia!»
Conoscono il suo punto debole e lo provocano in continuazione in ogni trasferta in Arabia Saudita. Stavolta però non ce l’ha fatta Cristiano Ronaldo all’ennesimo coro di scherno dei tifosi avversari. Quando vogliono prenderlo in giro, farlo arrabbiare, gli intonano il canto «Messi, Messi», dedicato alla sua nemesi argentina, l'avversario di sempre, il 7 volte Pallone d'Oro. E Cristiano, uscendo dal campo dell’Al Hilal, contro cui il suo Al Nassr ha perso 2-0 nel derby di Riad dell'ultima di campionato, s’è toccato i genitali in maniera prolungata per rispondere alla provocazione. Un gesto, volgare, che non è piaciuto per niente a Nouf bin Ahmed, avvocato, professoressa all’Università di Ginevra ed esperta di diritto internazionale che sul suo profilo Twitter ha annunciato di voler presentare alla magistratura saudita una richiesta di arresto e deportazione per il campione portoghese. «La condotta di Cristiano Ronaldo è un crimine - ha scritto sul suo profilo -. Un atto pubblico indecente che rientra tra i reati per i quali è previsto l’arresto e l’espulsione se commessi da uno straniero». Secondo fonti interne dell’Al Nassr, contattate dall’agenzia di stampa spagnola Efe, CR7 si sarebbe toccato le parti intime perché colpito durante la partita. Almeno questa sarebbe la versione ufficiale del club, che prova a difendere in tutti i modi il suo fuoriclasse. Ronaldo, nella partita persa dalla sua squadra, era stato anche ammonito per un fallaccio su Cuellar al limite del cartellino rosso. In campionato l’Al Nassr, che è alla ricerca di un allenatore dopo aver risolto il contratto con Rudi Garcia, è a 3 punti dalla vetta, ma con una partita in più rispetto alla capolista, l'Al Ittihad.