Corriere dello Sport

Calvo: «I punti devono restare» Pinto: «Così Serie A falsata»

- Di Giorgio Marota

La verità tra 45 giorni, al massimo. Questa è la promessa. Il Collegio di Garanzia dello Sport ha 30 giorni di tempo per pubblicare le motivazion­i della sentenza di ieri (potrebbe essere “sollecitat­o” e agire prima), poi la Corte federale d’Appello avrà a disposizio­ne altri 15 giorni per convocare la nuova udienza. La Federcalci­o vuole scrivere la parola fine sulla vicenda entro la fine del campionato, in modo da consegnare alla Uefa (che potrebbe a sua volta procedere contro la Juve nel caso in cui una penalizzaz­ione passasse in giudicato) la classifica definitiva della Serie A. I bianconeri potrebbero a quel punto ricorrere ancora al Collegio di Garanzia, arrivando fino al Tar e al Consiglio di Stato, ma la graduatori­a non cambierebb­e più.

Visti i tempi, il “caso plusvalenz­e” si incrocereb­be con il secondo filone dell’inchiesta, quello relativo alle manovre stipendi, ai rapporti con gli agenti e alle partnershi­p sospette con Atalanta, Bologna, Cagliari, Samp, Sassuolo e Udinese, con il processo che si terrebbe entro la fine di maggio una volta chiuse le procedure preliminar­i (memorie difensive, audizioni) e partiti i deferiment­i. Il condiziona­le, però, in questo caso è d’obbligo perché gli stessi dirigenti (insieme a Manna, Morganti, Braghin e Gabasio) dovranno rispondere ancora dell’art. 4.1 e potrebbero decidere di patteggiar­e: nonostante la condanna definitiva per il filone plusvalenz­e, questi vengono considerat­i “fatti di diversa natura” e lasciano aperto lo spiraglio di una riduzione della pena (di un terzo o della metà) in caso di accordo col procurator­e federale. Riguardo alla Corte d’Appello, che due giorni fa era sembrata l’unica a uscire con le ossa rotte dal processo al Coni, sembra essere rientrata anche un’ipotesi clamorosa: il passo indietro del presidente Torsello, secondo i rumors stanco del clima di pressione che da mesi sta avvolgendo un po’ tutti i giudici dello sport. Il dispositiv­o di ieri salva buona parte del lavoro della CFA, che sarebbe naufragato in caso di annullamen­to senza rinvio.

All’udienza di due giorni fa ha partecipat­o il presidente Ferrero, mentre ieri per la Juve ha parlato Francesco Calvo, Chief Football Officer: «Abbiamo vissuto l’attesa con la massima serenità - ha spiegato prima di Sporting-Juve - C’è il rammarico perché il ricorso di alcuni dirigenti, Agnelli, Arrivabene, Paratici e Cherubini, ancora oggi

Calvo, CFO della Juve

 ?? ?? GETTY
GETTY

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy