Ancora una semifinale per l’EuroRoma di Mou
La squadra sogna di arrivare a Budapest e intanto entra nella top 4 di una coppa per la quarta volta nelle ultime sei stagioni: un traguardo da 10 milioni
Lunedì la sfida contro l’Atalanta decisiva per restare in alto in classifica
La Roma sì e il Feye no. La festa è in un urlo collettivo, grande come questa squadra che dentro al proprio giardino non ammette ospiti che calpestino i semi della vittoria. Mentre i 67.000 cuori cantano il coretto dance che spopola da dopo Tirana (e lo canta anche Mourinho nel finale), mentre si alza nel cielo il suono di Grazie Roma, dall’Olimpico sembra improvvisamente di vedere un’altra capitale, la sfavillante Budapest, diventata un approdo concreto e non più solo immaginazione spocchiosa.
IL CAMMINO. C’è ancora una semifinale da giocare, prima. E Mourinho sa quanto sarà difficile passare il turno contro il Bayer Leverkusen, a dispetto di un avversario che non è superiore ai tre eliminati in fila nella fase diretta dell’Euroleague: prima del Feyenoord, erano cadute Salisburgo e Real Sociedad. Ma che la Roma sia arrivata alla Top 4 per la quarta volta nelle ultime sei stagioni, per giunta in tutte e tre le competizioni Uefa, significa che i tifosi possono essere fieri dei loro delegati in campo. Perché esiste il ranking - e la Roma è nelle prime dieci - perché esiste il fatturato - questa semifinale vale circa 10 milioni all inclusive - ma esiste soprattutto la passione di uno stadio che è diventato il valore aggiunto dell’era Friedkin. Un giorno sapremo anche cosa abbia provato Lina Soulokou, al debutto ufficiale da Ceo. Poteva decisamente cominciare peggio.
DOPPIO BINARIO. Ma aspettando il nuovo atto europeo, che sarà concentrato tra l’11 e il 18 maggio, la Roma non può neppure trascurare il campionato che la sta impegnando nella volata a un posto in Champions. È evidente che l’obiettivo si potrebbe raggiungere anche vincendo la finale di Europa League, in programma appunto a Budapest il 31 maggio, ma niente e nessuno può prometterlo oggi a Mourinho, che sta già pensando a come affrontare lunedì sera l’Atalanta a Bergamo senza Smalling e Wijnaldum. È uno scontro diretto, a tutti gli effetti, nel quale serviranno forze fresche anche se il giorno supplementare di riposo concesso alla Roma è un elemento positivo. La classifica in questo momento è buona, con 3 punti di vantaggio sul Milan e 5 sull’Inter, senza contare il +7 sull’Atalanta. Ma mancano ancora otto partite e per contenere le ambizioni di Gasperini è opportuno non perdere, ricordando anche la partita stregata dell’andata quando la Roma costruì una decina di palle-gol nitide ma perse 1-0 sull’unico tiro in porta degli avversari (Scalvini).
POKER LOMBARDO. Da qui fino alla semifinale la Roma misurerà le sue possibilità in zona Champions contro quattro squadre lombarde: dopo l’Atalanta, all’Olimpico arriveranno in una settimana Milan e Inter per due incroci probabilmente determinanti (per i piazzamenti di tutte) con l’intermezzo della trasferta a Monza nella prima settimana di maggio. Ecco, di posi- tivo c’è che all’esame europeo forse Mourinho arriverà già con le idee chiare sulle prospettive domestiche. A quel punto le energie potranno essere investite sulla semifinale, a costo di trascurare in parte il viaggio a Bologna che capita a cavallo tra i due appuntamenti con la storia.