Corriere dello Sport

Bonaventur­a è lucido Joivc inconclude­nte

- Di Francesco Gensini

La serata che mai si sarebbe immaginato dopo il 4-1 dell’andata: alla fine la cosa che conta è la qualificaz­ione, ma stavolta per almeno ottanta minuti non è la “sua” Fiorentina.

Come minimo “sfortunato” perché nei due gol su azione sui tre subiti non ha possibilit­à d’intervenir­e per un modo o nell’altro, quindi nemmeno colpe specifiche. Però, rimangono in tutto tre gol.

Un rinvio in mezzo all’area sui piedi dell’avversario è errore da matita rossa, perché può solo portare problemi. In questo caso il vantaggio polacco e da lì i contorni inattesi di una partita sofferta per i viola.

Andata

Ritorno

Ritorno: oggi dts

Il pessimo Obrenovic lo prende di mira chissà perché e il manifesto è l’ammonizion­e senza aver commesso fallo che gli negherà l’andata delle semifinali. Non demerita per il tempo che gioca.

Parte bene con alcune chiusure efficaci e risolutive, poi si perde un po’ come tutta la Fiorentina e nella ripresa fa un paio di sbagli evitabili.

Cerca di non perdere le coordinate nonostante la serata non felice dei viola.

Finale 7 giugno

Praga

Sceglie di stare “basso” per lasciare più spazio a Sottil sulla catena di sinistra e quando avanza si scontra con le maniere forti dei polacchi, finendo così per irretirsi per i grossolani errori in serie dell’arbitro sloveno.

È vero che entra nel momento più complicato della partita viola, ma il suo impatto è negativo: rigore provocato e altri sbagli.

Nella serata negativa della Fiorentina, il centrocamp­ista marchigian­o trova il modo di dare

Andata

Ritorno

Ritorno: oggi dcr prova di qualità e intelligen­za calcistica, con un assist d’autore a Jovic. Esce per infortunio.

Subentra con il piglio giusto e il gol che mette al sicuro la qualificaz­ione viola è il giusto premio.

Un po’ meno geometrico e un po’ meno preciso del solito, anche per la pressione asfissiant­e che subisce da parte degli avversari.

Non entra mai veramente in partita e lo si nota dai tanti errori commessi alla ricerca sempre della posizione ideale in mezzo al campo.

Corre, lotta, ci prova, prende una botta alla testa sull’azione da possibile rigore, il tutto senza risultati pratici. E cala alla distanza.

I compagni lo cercano poco, perché il centravant­i serbo poco o nulla si mette nelle condizioni di essere servito. E quando Bonaventur­a gli offre un assist d’oro, è troppo molle nel tiro.

Partecipa all’azione del gol di Castrovill­i e questo basta a lui e alla Fiorentina.

Primo gol in stagione per l’esterno, importanti­ssimo perché riporta la qualificaz­ione dalla parte della Fiorentina e gratifica la sua buona prova.

IL MIGLIORE

Minuti per dare una mano. Che serviva.

LECH POZNAN

Lui e i suoi ci credono all’impresa e ci mettono tutto, spesso comprese le maniere forti consentite dall’arbitro. Gli applausi dei 2.000 tifosi al seguito sono comunque una bella soddisfazi­one.

Ordinaria amministra­zione fino ai due gol incassati.

Esce alla mezz’ora per scelta

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GETTY IMAGES LAPRESSE
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