Corriere dello Sport

Cessioni, non c’è il diktat di giugno

- Di Pietro Guadagno

Almeno 82 milioni di euro, al netto della multa per la violazione del Fair Play finanziari­o (-4 milioni), e con la quota di market pool 2 che, una volta aggiornata, in ogni caso, garantirà qualche spicciolo in più. Ecco quanto è valso all’Inter, di soli premi Uefa, l’approdo alle semifinali di Champions. In aggiunta ci sono gli incassi di San Siro. Quello dell’altra sera è stato di 8,2 milioni. E per l’euroderby di ritorno c’è da metterne in preventivo altrettant­i, anzi probabilme­nte anche qualcosa di più. Al di là del traguardo sportivo, per il club nerazzurro è come aver fatto jackpot. Peraltro, con la possibilit­à di arrivare perfino in tripla cifra, visto che la fiavrebber­o nale vale altri 15,5 milioni e sollevare il trofeo 4,5.

Meglio fermarsi all’oggi, comunque. Visto che è già sufficient­e per cambiare i programmi del prossimo giugno. E non è un fatto da poco. Non sarà più necessario, infatti, ottenere un attivo di almeno 60 milioni dal mercato, ma sarà sufficient­e una cifra decisament­e inferiore. Basterà cedere qualche giovane, insomma, invece di una pedina pregiata. Del resto, per i ricavi di questa stagione, la previsione era di arrivare soltanto agli ottavi di Champions e di fermarsi lì. Quanto incassato per quarti e semifinale, dunque, è tutto in più. E va a compensare le necessità di cassa - ci sono anche i mancati introiti dello sponsor Digitalbit­s - che dovuto essere colmate, appunto, attraverso il mercato.

Solo che i problemi e le esigenze del club nerazzurro non si fermano al prossimo 30 giugno. Con il bilancio che, pur con i ricavi della Champions, registrerà una perdita non inferiore ai 70-80 milioni, migliorand­o di 60 il -140 dell’esercizio precedente. Il 1° luglio, infatti, comincerà una nuova stagione, che è anche la prima in cui scatterann­o i vincoli del nuovo settlement agreement. Nella sostanza, con ogni probabilit­à, Marotta e Ausilio avranno soltanto più tempo, perché, comunque, per la prossima estate sono da mettere in preventivo sacrifici: da capire se sarà sufficient­e la cessione di un solo top della rosa, oppure se dovranno partire anche altri. Peraltro, l’ultimo fixing, basato sull’interesse degli altri club, ha visto Onana scavalcare Dumfries come principale candidato a fare le valigie. Se poi la truppa nerazzurra dovesse mancare la qualificaz­ione alla prossima Champions - e il destino della Juventus, a questo punto, è una variabile in più - ciò comportere­bbe inevitabil­mente un pesante ridimensio­namento.

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