Cessioni, non c’è il diktat di giugno
Almeno 82 milioni di euro, al netto della multa per la violazione del Fair Play finanziario (-4 milioni), e con la quota di market pool 2 che, una volta aggiornata, in ogni caso, garantirà qualche spicciolo in più. Ecco quanto è valso all’Inter, di soli premi Uefa, l’approdo alle semifinali di Champions. In aggiunta ci sono gli incassi di San Siro. Quello dell’altra sera è stato di 8,2 milioni. E per l’euroderby di ritorno c’è da metterne in preventivo altrettanti, anzi probabilmente anche qualcosa di più. Al di là del traguardo sportivo, per il club nerazzurro è come aver fatto jackpot. Peraltro, con la possibilità di arrivare perfino in tripla cifra, visto che la fiavrebbero nale vale altri 15,5 milioni e sollevare il trofeo 4,5.
Meglio fermarsi all’oggi, comunque. Visto che è già sufficiente per cambiare i programmi del prossimo giugno. E non è un fatto da poco. Non sarà più necessario, infatti, ottenere un attivo di almeno 60 milioni dal mercato, ma sarà sufficiente una cifra decisamente inferiore. Basterà cedere qualche giovane, insomma, invece di una pedina pregiata. Del resto, per i ricavi di questa stagione, la previsione era di arrivare soltanto agli ottavi di Champions e di fermarsi lì. Quanto incassato per quarti e semifinale, dunque, è tutto in più. E va a compensare le necessità di cassa - ci sono anche i mancati introiti dello sponsor Digitalbits - che dovuto essere colmate, appunto, attraverso il mercato.
Solo che i problemi e le esigenze del club nerazzurro non si fermano al prossimo 30 giugno. Con il bilancio che, pur con i ricavi della Champions, registrerà una perdita non inferiore ai 70-80 milioni, migliorando di 60 il -140 dell’esercizio precedente. Il 1° luglio, infatti, comincerà una nuova stagione, che è anche la prima in cui scatteranno i vincoli del nuovo settlement agreement. Nella sostanza, con ogni probabilità, Marotta e Ausilio avranno soltanto più tempo, perché, comunque, per la prossima estate sono da mettere in preventivo sacrifici: da capire se sarà sufficiente la cessione di un solo top della rosa, oppure se dovranno partire anche altri. Peraltro, l’ultimo fixing, basato sull’interesse degli altri club, ha visto Onana scavalcare Dumfries come principale candidato a fare le valigie. Se poi la truppa nerazzurra dovesse mancare la qualificazione alla prossima Champions - e il destino della Juventus, a questo punto, è una variabile in più - ciò comporterebbe inevitabilmente un pesante ridimensionamento.