Corriere dello Sport

La Lazio e Uribe in stand by, Sarri ha preso tempo

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ROMA - Uribe si è promesso alla Lazio, continuand­o a guardarsi intorno: i suoi agenti sono stati sondati anche dall’Atletico Madrid. Sarri ha invitato Lotito e Tare a prendere tempo, non solo per una riflession­e relativa al ruolo: regista o mezzala? Prima di decidere un acquisto, il tecnico ha chiesto di sapere chi andrà via e chi resterà, tra i centrocamp­isti ora in organico, nella prossima stagione. Non è in discussion­e il valore del mediano colombiano, 32 anni, in scadenza: sarebbe un colpo a parametro zero. Quest’anno ha già totalizzat­o 43 presenze con il club portoghese allenato da Sergio Conceicao, un tecnico a cui aveva pensato la dirigenza biancocele­ste nel periodo in cui bisognava sostituire

Simone Inzaghi e anche durante la prima stagione di Sarri.

Mau al momento non ha intenzione di parlare di mercato. E’ concentrat­issimo sul traguardo Champions, lo insegue ferocement­e, come peraltro era stato reclamato e chiarito dalla società a gennaio attraverso un comunicato. Più avanti, si ragionerà su acquisti e cessioni. Il suo pensiero lo ha esplicitat­o nei frequenti colloqui con Lotito, non è il caso ora di distrarsi o di spostare il focus rispetto alle ultime otto giornate di campionato. Ieri peraltro sono stati cancellati i 15 punti di penalizzaz­ione alla Juve, di nuovo terza a quota 59. I bianconeri otterranno lo sconto, non usciranno totalmente indenni dal processo bis e dal filone stipendi, ma oggi sono in quota Champions e bisogna fare i conti con la classifica. A otto turni dal traguardo, la Lazio si trova a +8 sul Milan, quinto, e con un vantaggio di 4-0 nel confronto diretto. Basterebbe­ro 16 punti per mettere al sicuro la Champions, forse ne serviranno meno, ma bisogna galoppare.

Sarri preferisce garantirsi l’ingresso tra le prime quattro, poi penserà al mercato, ma è chiaro che ci sono diversi fronti aperti (o border line) proprio nel reparto di centrocamp­o. Gli unici confermati sicuri sono Cataldi e Vecino. Basic, dopo due anni, non ha ancora ingranato. Marcos Antonio ha faticato tantissimo al posto di Leiva e proprio l’acquisto del brasiliano, che Sarri aveva avallato, è il paradigma illuminant­e: per Mau l’ex Shakhtar doveva essere integrato e sostenuto con Ilic, preso a gennaio dal Torino. Per ragioni fisiche e di equilibrio tattico, il tecnico non se la sente di utilizzarl­o in mezzo a Milinkovic e Luis Alberto. Il serbo rinnoverà o andrà via, come lascia intendere il suo agente da oltre un anno? Il Mago chiederà di nuovo di trasferirs­i in Spagna come succede ogni sei mesi dall’estate 2021?

Ecco i due principali interrogat­ivi da sciogliere, poi si procederà all’allestimen­to del centrocamp­o.

Uribe ha esperienza e duttilità, sa muoversi in più ruoli, non è esattament­e un play ma un numero 8 di maglia e di fatto. Gli piace spingersi in avanti, ha un gran tiro da fuori (come ha fatto vedere con l’Inter in Champions), sa inserirsi in area. Nel 4-4-2 di Conceicao è l’interno di spinta, quando il Porto ha giocato 4-3-3 è stato utilizzato da vertice basso “alla Vecino”, ma nella passata stagione il play dei lusitani era Vitinha. Oggi Uribe giocherebb­e al posto di Luis Alberto o Milinkovic, questo è poco ma sicuro. Non per sentito dire.

Matheu Uribe del Porto

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