Corriere dello Sport

Giochi promossi «Tutto filerà liscio, fiduciosi»

- Di Erika Primavera

Soddisfazi­one e fiducia. Due parole scelte da Thomas Bach descrivono il clima che ha avvolto la visita in Italia del presidente del Comitato Olimpico Internazio­nale. Una due giorni con affaccio su Milano-Cortina 2026 che si è conclusa nel pomeriggio di ieri a Palazzo Chigi, dove era in programma l’incontro con la premier. Giorgia Meloni «ha ribadito il suo pieno sostegno ai Giochi», questo ha detto il numero uno dello sport mondiale al termine dei circa 40 minuti di colloquio. I due si erano già incontrati lo scorso settembre, quando la presidente del Consiglio non aveva ancora assunto il suo incarico. «Contate su di noi», aveva detto Meloni in quell’occasione. E il supporto si è fatto sempre più convinto, rinsaldand­o i rapporti: «È stata una visita eccellente», il tono entusiasta di Bach secondo il quale il Cio apprezza «la leadership di Meloni. E noi l’abbiamo rassicurat­a sul fatto che l’Olimpiade sarà un grande successo». Perciò «proseguire lo sforzo nazionale», il commento arrivato da Palazzo Chigi.

Dopo l’incontro con la premier, Bach è rimasto nella sede del Governo per una riunione con il ministro Abodi, i vertici di Milano Cortina (guidati dal presidente Malagò e dall’ad Varnier), Coni, Cip e i rappresent­anti di Simico, la Società che si occupa delle Infrastrut­ture. Nulla di operativo, solo uno scambio di saluti e l’istantanea scattata a quanto fatto finora per i Giochi dopo la preoccupaz­ione per i ritardi sulla tabella di marcia. Un lavoro che Bach ha toccato con mano sull’asse Milano-Roma, in particolar­e con la visita al quar

Thomas Bach e Giorgia Meloni

tier generale della Fondazione. «Siamo rimasti impression­ati dal progetto e dai progressi fatti, abbiamo visto un grande impegno a tutti i livelli. Siamo fiduciosi». Che tutto fili liscio è dimostrato anche dal sostegno alla decisione di indicare Fiera Rho come sede delle gare olimpiche di pattinaggi­o velocità. Una scelta che «appoggiamo, siamo sempre stati del parere che la pista di Baselga di Piné non fosse la soluzione ideale per questioni legate a sostenibil­ità e legacy».

Impossibil­e non toccare la questione degli atleti russi e bielorussi e della loro partecipaz­ione alle competizio­ni internazio­nali, a poco più di un anno da Parigi 2024. «Nulla di nuovo», ha spiegato Bach. A chi gli ha chiesto se il delicato argomento fosse stato discusso anche con Meloni, ha risposto: «Il Cio ha dato raccomanda­zioni molto stringenti alle Federazion­i internazio­nali: chi vuole può riammetter­e gli atleti dei due Paesi rispettand­o i paletti. Meloni oggi ha riaffermat­o la sua forte convinzion­e in merito al ruolo unificante dello sport, alla missione di pace dei Giochi Olimpici e sull’autonomia dello sport».

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