Giochi promossi «Tutto filerà liscio, fiduciosi»
Soddisfazione e fiducia. Due parole scelte da Thomas Bach descrivono il clima che ha avvolto la visita in Italia del presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Una due giorni con affaccio su Milano-Cortina 2026 che si è conclusa nel pomeriggio di ieri a Palazzo Chigi, dove era in programma l’incontro con la premier. Giorgia Meloni «ha ribadito il suo pieno sostegno ai Giochi», questo ha detto il numero uno dello sport mondiale al termine dei circa 40 minuti di colloquio. I due si erano già incontrati lo scorso settembre, quando la presidente del Consiglio non aveva ancora assunto il suo incarico. «Contate su di noi», aveva detto Meloni in quell’occasione. E il supporto si è fatto sempre più convinto, rinsaldando i rapporti: «È stata una visita eccellente», il tono entusiasta di Bach secondo il quale il Cio apprezza «la leadership di Meloni. E noi l’abbiamo rassicurata sul fatto che l’Olimpiade sarà un grande successo». Perciò «proseguire lo sforzo nazionale», il commento arrivato da Palazzo Chigi.
Dopo l’incontro con la premier, Bach è rimasto nella sede del Governo per una riunione con il ministro Abodi, i vertici di Milano Cortina (guidati dal presidente Malagò e dall’ad Varnier), Coni, Cip e i rappresentanti di Simico, la Società che si occupa delle Infrastrutture. Nulla di operativo, solo uno scambio di saluti e l’istantanea scattata a quanto fatto finora per i Giochi dopo la preoccupazione per i ritardi sulla tabella di marcia. Un lavoro che Bach ha toccato con mano sull’asse Milano-Roma, in particolare con la visita al quar
Thomas Bach e Giorgia Meloni
tier generale della Fondazione. «Siamo rimasti impressionati dal progetto e dai progressi fatti, abbiamo visto un grande impegno a tutti i livelli. Siamo fiduciosi». Che tutto fili liscio è dimostrato anche dal sostegno alla decisione di indicare Fiera Rho come sede delle gare olimpiche di pattinaggio velocità. Una scelta che «appoggiamo, siamo sempre stati del parere che la pista di Baselga di Piné non fosse la soluzione ideale per questioni legate a sostenibilità e legacy».
Impossibile non toccare la questione degli atleti russi e bielorussi e della loro partecipazione alle competizioni internazionali, a poco più di un anno da Parigi 2024. «Nulla di nuovo», ha spiegato Bach. A chi gli ha chiesto se il delicato argomento fosse stato discusso anche con Meloni, ha risposto: «Il Cio ha dato raccomandazioni molto stringenti alle Federazioni internazionali: chi vuole può riammettere gli atleti dei due Paesi rispettando i paletti. Meloni oggi ha riaffermato la sua forte convinzione in merito al ruolo unificante dello sport, alla missione di pace dei Giochi Olimpici e sull’autonomia dello sport».