Corriere dello Sport

Pellizzari un raggio di luce

Confessa: «Dopo questo risultato farò fatica ad addormenta­rmi» In estate il Giro d’Italia Under 23

- Di Giorgio Coluccia

Nel bel mezzo di un ciclismo azzurro in crisi di risultati, spunta un raggio di luce. Ecco Giulio Pellizzari, appena 19 anni, marchigian­o di San Severino. L’anno scorso è stato il più giovane profession­ista italiano in gruppo e ieri si è piazzato terzo - dopo ben 124 chilometri di fuga - a Predazzo nella quarta tappa del Tour of the Alps. In estate sarà al via del Giro d’Italia Under 23 e intanto inizia a lasciare già il segno tra i più grandi, centrando la fuga giusta con altri 13 corridori e soprattutt­o staccando tutti sul Passo Pramadicci­o.

Qualità e voglia di sfondare di certo non mancano. In discesa purtroppo il vantaggio è sfumato, la volata ristretta l’ha vinta l’austriaco Mühlberger, ma resta comunque il podio in una corsa World Tour che giustifica quella spasmodica voglia di passare direttamen­te dalla categoria juniores ai pro’. Un salto non ammesso in Italia, a cui la Federcicli­smo si era fermamente opposta, tanto da costringer­e il corridore a prendere la residenza in Slovenia, un Paese che negli ultimi anni si è messo sulla mappa del ciclismo mondiale grazie alle imprese di Tadej Pogacar e non solo. «Una volta firmati i documenti in pochi giorni ho avuto il tesserino da profession­ista - ha ammesso il marchigian­o della Green Project Bardiani - Poi sono tornato a Camerino, dove sono nato e dove continuo a vivere per inseguire il mio sogno. Dopo questo risultato farò fatica ad addormenta­rmi, anche se punto a migliorare in discesa per farmi trovare pronto alla prossima occasione». Al Giro Under punterà alla maglia rosa, poi chissà che non bruci ancora le tappe per un salto nel World Tour in una delle squadre più ambite. All’Italia del ciclismo resta la speranza di un’inversione di tendenza, a cui in questo Tour of the Alps si accompagna­no i dubbi del quarantenn­e Domenica Pozzovivo e la voglia di lasciare il segno di Lorenzo Fortunato, quinto in classifica generale.

Oggi c’è l’ultima occasione di far saltare il banco prima del Giro: si chiude a Brunico, risalendo prima la Valle dell’Isarco e poi la Val Pusteria. Il ciclismo azzurro spera in nuovi Pellizzari, per tornare ai fasti di un tempo.

Giulio Pellizzari, 19 anni, marchigian­o di San Severino

46º Tour of the Alps

Ieri 4ª tappa: Rovereto-Predazzo (153 km)

1. Mühlberger (Aut, Movistar) in 4h16’53’’, 2. Traen (Nor) st, 3. PELLIZZARI, 4. Konrad (Aut) a 40’’, 5. De Bod (Saf) st; 7. FRIGO; 18. Geoghegan Hart a 3’22’’; 25. FORTUNATO st Classifica: Geoghegan Hart (Gbr, Team Ineos) in 14h41’54’’, 2. Carthy (Gbr) a 22’’, 3. Haig (Nzl) a 28’’, 5. FORTUNATO a 38’’.

Oggi 5ª tappa: Cavalese-Brunico (145 km)

Partenza alle 11.25, arrivo alle 15.30 circa

Tv: diretta dalle 12.30 su Eurosport 2, dalle 13.30 su Rai Sport.

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