Corriere dello Sport

Inter, un cammino che mette i brividi

In A sfide a Lazio, Roma e Napoli: percorso Champions a rischio

- Di Adriano Ancona

Sembra di essere tornati indietro di quasi trent’anni, quando la vittoria valeva due punti. Un salto nel tempo che riporta a un’Inter al massimo della produttivi­tà in Europa - sollevava la Coppa Uefa, all'epoca, quando c’era ancora la doppia finale - e brancolant­e in campionato, tanto da chiudere al tredicesim­o posto. Con le dovute proporzion­i, ci sono tutte le analogie tra il ’94 e oggi. Aggiungend­o poi la Coppa Italia: mercoledì prossimo l’Inter potrebbe ottenere il via libera alla finalissim­a di Roma per il secondo anno consecutiv­o. In tutto questo, c'è un cammino in campionato infarcito di scontri diretti che mettono a rischio la qualificaz­ione alla prossima Champions (a meno che Inzaghi non ci arrivi finendo in gloria a Istanbul): Lazio, Roma e Napoli a cavallo della doppia semifinale europea col Milan. Tutto compreso, un fitto calendario che comprende 8 partite in 23 giorni, da domani alla semifinale di ritorno. Basta e avanza per rendere accidentat­o un percorso che l’Inter fino a qui si è complicata da sola. Cinque giornate consecutiv­e senza essere supportati da una vittoria, mentre non si arriva a 6 da oltre 5 anni. Nella stagione in cui l’Inter centrava il quarto posto con una rincorsa concretizz­ata all’ultimissim­o chilometro.

L’aggravante è senz’altro una Juve sbalzata fino al terzo posto due sere fa. Una mazzata per le due milanesi, la strettoia per il quarto posto implica un viaggio tortuoso da qui al 4 giugno specialmen­te per l’Inter. Non solo l’incrocio con le romane, sistemato peraltro in mezzo ai due derby di Champions: l’ostacolo si chiama anche Spalletti una volta emesso il verdetto della semifinale di ritorno. Tre big match in sei giornate, la metà esatta, per rendere l’Inter una squadra attesa al varco. Senza contare la trasferta di Empoli domani, un Verona col coltello tra i denti per salvarsi e il Sassuolo che a San Siro contro l’Inter ha perso una sola volta negli ultimi sette anni. Gestire la volata è una missione delicatiss­ima per Inzaghi. Sorridente in Champions ma ridimensio­nato nel lungo tragitto di campionato.

Il rimescolam­ento della classifica mette ulteriore pressione all’Inter, che riparte dal sesto posto. Prendere o lasciare, verosimilm­ente, già a Empoli. Contro un avversario che gelava San Siro nell’ultima partita del girone di andata. Dal 23 gennaio al 23 aprile: domani saranno trascorsi esattament­e tre mesi da quello scivolone. Quando l’Inter, per la prima volta nel nuovo anno, restava a secco di gol. L’anticamera di una brutta abitudine, che ha portato Inzaghi dal secondo posto al crollo in poco più di un mese.

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