Bremer ce la fa Spazio a Kostic
L’invito è chiaro: «Non accontentiamoci». La Juve è tornata dopo sei anni in una semifinale europea (la ventiduesima nella storia del club) e Massimiliano Allegri non vuole frenare sul più bello, soprattutto dopo che è arrivata la doppia scarica di energia con la qualificazione conquistata in Portogallo e il ritorno, almeno momentaneo, al terzo posto in classifica grazie alla restituzione dei quindici punti. Ma proprio perché il futuro ha ancora contorni incerti, i bianconeri devono tenere il piede premuto sull’acceleratore. Così vuole Max, anche perché all’orizzonte c’è il Napoli e c’è l’umiliazione dell’andata da cancellare. Juan Cuadrado è sulla stessa lunghezza d’onda: «Ora vogliamo la finale, è un bellissimo obiettivo e una grande opportunità: daremo il 200% per noi stessi, per il club e per i tifosi».
Non c’è pausa, insomma, e bisogna gestire le energie. Il tecnico studia qualche rotazione in formazione. La gara con lo Sporting aveva lasciato un pensiero legato a Bremer, costretto a lasciare il campo nel finale di gara a causa di un fastidio muscolare alla coscia sinistra. Alla Continassa, in ogni caso, si respira fiducia: il problema non sembra essere serio e non preoccupa tanto che ieri, al rientro da Lisbona, il brasiliano ha effettuato il classico lavoro di scarico post partita e non è stato sottoposto ad accertamenti.
Tutto lascia pensare che possa partire titolare domani sera contro la capolista ma per la conferma si attendono le parole di oggi di Allegri. La difesa potrebbe essere quindi ancora tutta brasiliana: Danilo-Bremer-Alex Sandro, con Gatti pronto a rilevare uno degli ultimi due in caso di turnover. Qualche novità è attesa a centrocampo: tenendo come riferimento il 3-5-2, Kostic tornerà dal primo minuto a sinistra, mentre a destra potrebbe esserci una staffetta tra De Sciglio e Cuadrado. Intoccabili Locatelli e Rabiot, il volto nuovo rispetto all’Europa League dovrebbe essere Fagioli al posto del pur positivo Miretti. In attacco, senza l’infortunato Kean, Allegri potrebbe scegliere la soluzione a due punte con Vlahovic affiancato da Milik. Chiesa e Di Maria, da gestire dal punto di vista fisico, pronti dalla panchina. Max però potrebbe mischiare le coppie oppure svoltare, come in coppa, verso il 4-3-3. In quel caso con Di Maria (o Chiesa), Vlahovic (o Milik) e Kostic.