Manchester United e Bayern pronti a dare l’assalto al nigeriano
Se in estate per il bomber arrivasse un’offerta monstre (120 milioni) ecco la lista dei possibili eredi: l’inglese (in pole), Boniface e Hojlund Il Napoli non vuole farsi trovare impreparato: ecco il piano azzurro
Come se fosse facile leggere nel futuro, dove neppure un indovino riuscirebbe a immergersi: però dentro a quella palla di cuoio è possibile intrufolarsi, immaginandosi (banalmente) gli scenari più scontati. Verrà l’estate e farà un caldo che la metà basterebbe, si agiteranno soldi a mo’ di ventagli, saliranno gli echi nell’alto dei cieli, si parlerà, si discuterà, sorgeranno indizi che saranno prove oppure no e un bel giorno, c’est la vie, nel gioco delle parti qualcosa accadrà oppure niente. È il calcio 3.0, somiglia a quello di sempre - di ieri e pure di domani - e non muterà le proprie strategie, talvolta scontate, che trascineranno verso Napoli, inseguendo un po’ Osimhen e un po’ Kim: pure questo è scritto, non c’è bisogno che s’industrino gli astri, perché quando un attaccante fa ventisei gol come li ha segnati il nigeriano e un difensore venuto da lontano diventa immediatamente il soggetto del desiderio, sarà impossibile frenare il vento.
De Laurentiis ha un’idea forte, che va controcorrente, e Osimhen e Kim lo sanno da un po’, avendo avuto modo di ascoltare la proposta che il Napoli ha fatto ai rispettivi manager: per sedersi a chiacchierare sarebbe un attimo, per rinnovare e rimettere a posto la clausola (quella del coreano), anche. E comunque, questa è una tentazione, poi ci sarà la realtà, comparirà il Manchester United o magari il Bayern, sceicchi di qua ed emiri di là, con offerte che andranno annotate e sviluppi imprevedibili. Nessuno può ignorare le incognite, né fingere che non esistano schegge impazzite, né che sia possibile arrivare a Kim pagando quanto stabilito nel contratto - cifra variabile, che va dai 50 in su - o che si presentino con un bonifico pronto di 120 milioni per Osimhen. E non sarebbe fantamercato.
TAMMY & COMPANY. Ma prima di restare incagliati nel fattore-sopresa, il Napoli si è messo a dare un’occhiata in giro, ha osservato, studiato, memorizzato, confrontato: non si trovano top player a basso costo (18 per Kim, a esempio) senza avere un’agenda ricca di indicazioni e né si scopre un attaccante dalla sera al mattino successivo. Per ora, esiste una lista di gradimento, che sta lì, in attesa degli eventi: tra i centravanti, Tammy Abraham (25) ha un posto privilegiato, perché nei taccuini di Giuntoli l’inglese della Roma ci è sempre stato; ma dai radar non potrà certo sparire Rasmus Hojlund (20 appena) che appena arrivato in Italia ha dimostrato di avere qualità; e ora sui monitor ci è finito anche Boniface (23)