Corriere dello Sport

Sottil, gioia e ironia: Scusate il ritardo

Una rete che ha il sapore della rinascita, dopo il calvario dei mesi di stop per l’infortunio alla schiena

- Di Andrea Giannattas­io

Una corsa sotto la tribuna del Franchi per celebrare quello che, al momento, sembra avere tutti i contorni del sigillo più importante della sua carriera. E poi l’indice della mano sinistra puntato sul polso opposto a simboleggi­are che quell’orologio che per tanto tempo aveva ritardato il suo rientro in campo ha davvero battuto l’ora giusta. La più bella. Quella che si è da poco messo alle spalle sarà una notte che difficilme­nte Riccardo Sottil riuscirà a dimenticar­e. E non solo per il digiuno da gol che l’esterno ha interrotto dopo 452 giorni d’attesa (l’ultima sua rete risaliva addirittur­a al 23 gennaio 2022, contro il Cagliari, con tanto di esultanza polemica) ma anche perché il piattone all’angolino che giovedì al 78’ ha capovolto i destini del quarto di finale di Conference contro il Lech Poznan ha tutto il sapore della definitiva rinascita. Ovvero l’ultimo step che il classe ’99 sperava di imboccare, dopo il ritorno nella formazione titolare contro lo Spezia a oltre cinque mesi dall’infortunio alla schiena che lo aveva costretto prima all’operazione (complice un’ernia al disco) e poi a un successivo tunnel di negatività senza via d’uscita.

Almeno fino a 48 ore fa, quando Sottil - probabilme­nte al termine di una prova meno scintillan­te di altre - ha deciso di mettere la firma su una nottata dal sapore storico per la Fiorentina, che grazie al gol dell’esterno per il momentaneo 1-3 contro i polacchi ha ricacciato indietro i fantasmi di una clamorosa eliminazio­ne e ha nuovamente puntato i suoi radar verso la finale di Praga. Dai 23mila del Franchi sono risuonati applauti. si convinti, esattament­e come quelli (ancor più spontanei) che l’attaccante si è poi preso nel ristorante in cui ha cenato assieme ad alcuni amici in zona Cure, a pochi centinaia di metri dallo stadio: appena entrato, Ricky ha attirato subito l’attenzione dei presenti e prima di gustarsi tagliolini al tartufo (uno dei suoi piatti preferiti) e tonno alla griglia con cavolo si è guadagnato un’altra super ovazione. E tra un selfie e l’altro, Sottil ha pure trovato il tempo di firmare una bottiglia di vino per alcuni presenIl messaggio immortalat­o sopra era chiaro: «Si vola in semifinale!». Dopo, si vedrà.

Anche perché è chiaro che nel percorso a tappe che adesso attende la Fiorentina da domani a Monza fino al 7 di giugno (data della sospirata finale di Conference League) Sottil sarà chiamato a recitare un ruolo da protagonis­ta. Lo vuole, in primis, lui stesso ma come e più del figlio d’arte anche Vincenzo Italiano, che non ha mai nascosto l’alto tasso di stima nei confronti del suo esterno: «Riccardo ha qualità da giocatore vero, specie per lo strappo e l’uno contro uno con il quale riesce a creare superiorit­à numerica» ha detto di lui il tecnico dopo la gara di giovedì: «Deve solo migliorare sotto porta e nell’ultimo passaggio ma spero che questo gol possa sbloccarlo in modo definitivo». Tutta Firenze si augura altrettant­o.

Riccardo Sottil, 23 anni, 18 gare in questa stagione, 1 assist e 1 gol, quello di giovedì

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