Corriere dello Sport

Lo scoglio di Pippo tra regole e merito

- Di Tullio Calzone di Eugenio Marino

Incanalato dall’ultima decisione del Consiglio Federale dello scorso 19 aprile pubblicata ieri verso una soluzione definitiva con la modifica degli articoli 85 e 90 delle Noif, il problema del “disallinea­mento” delle norme civilistic­he relative alle ristruttur­azioni dei debiti delle società rispetto a quelle sportive non potrà essere sanato retroattiv­amente ma la soluzione eviterà almeno casi analoghi in futuro. Anche se questa “stortura” ha certamente avuto effetti immediati sul presente. Non solo per la penalizzaz­ione inflitta al club calabrese per inadempime­nti attenziona­ti dalla Covisoc che hanno portato al deferiment­o della società di Felice Saladini e poi al -3 in classifica. L’ammanco di punti ha spinto gli amaranto ai margini del perimetro playoff, complice il lungo black out coinciso con l’inizio del girone di ritorno e con il rapporto ridetermin­ato con il Tribunale di Reggio Calabria a dicembre dalla scelta appunto di “ristruttur­are” un debito, sembra, tra i 13 e i 20 milioni di euro. Ma non si può neanche escludere che la sconfitta a sorpressa arrivata ieri sera col Brescia dopo una gara spigolosa, generosa e confusa non sia in qualche modo diretta conseguenz­a di questa vicenda che potrebbe avere ulteriori strascichi e nuove inghippi eggina-Brescia: gara della per Inzaghi. Il caso ha avuto rivalsa e della verifica. quanto meno il merito di Il primo aspetto riguarda portare all’attenzione generale Pippo Inzaghi. Il tecnico un conflitto che è apparso amaranto, dopo aver ricordato subito evidente, ma che l’affetto dei tifosi bresciani, ha leso in campo anche non ha dimenticat­o completame­nte la Reggina, distratta da Il tecnico l’esonero deciso da vicende extra calcisti- Pippo Cellino quando il suo Brescia che che hanno finito Inzaghi era dentro i playoff. Poi per alimentare contrasti emerge la verifica delle condizioni in cui ognuno ha della Reggina ritrovatas­i le proprie ragioni da dopo una lunga serie negativa. far valere. Pensate a Gastaldell­o, invece, chiede chi ha rispettato i punti per allontanar­si termini perentori dalle zone pericolose della nel pagamento classifica. L’inizio vede di stipendi una Reggina molliccia, e ritenute, con troppi errori nel palleggio per esempio, ed incapace di organizzar­e le famose “terze interessat­e”. gioco in profondità. E allora torna Menez prova a di stringente attualità dare ordine ma nessuno la necessità di avere lo segue. Il Brescia, “regole univoche” come rincuorato, sale in cattedra. ha predicato il presidente Gioca sulle fasce di Lega B Mauro Balata , e con velocità, arrivando sin dagli albori della più volte davanti l’area ascesa al vertice della di Colombi. All’11’ il Figc di Gabriele Gravina. portiere capitola per una Regole e merito, il combinato distrazion­e collettiva della disposto per un calcio difesa. Dal corner Labojko lontano dalle aule dei tribunali. suggerisce a Jallow L’unico sostenibil­e il cui cross e’ per Mangraviti e amato dalla gente. lasciato solo a tre metri dalla porta. La conclusion­e, forte e facile, spinge avanti

REGGINA (3-5-2): Colombi 6,5; Cionek 5, 5 (1’st Bouah 6) Camporese 5 Loiacono 5,5; Pierozzi 5 Fabbian 5 Hernani 5 (39’st Galabinov sv) Majer 6 Liotti 5,5 (1’st Canotto 6); Menez 6,5 (28’st Rivas 6) Strelec 5 (28’st Gori sv). A disp.: Contini, Crisetig, Di Chiara, Ricci, Terranova, Lombardi, Bondo. All.: F. Inzaghi 5,5. BRESCIA ( 4-3-2-1): Andrenacci 8; Jallow 7 Cistana 6,5 Mangraviti 6,5 Huard 6 (41’st Adorni sv); Bisoli 6,5 Labojko 7 ( 34’st Ndoj sv) Brjorkengr­en 6,5 (18’st Van de Looi 6); Rodriguez 7 (41’st Niemeijer sv) Liskowski 7; Aye’ 6,5 (18’st Olzer 6). A disp.: Lazzarini, Karachi, Tavares, Scavone. All.: Gastaldell­o 7.

ARBITRO: Meraviglia di Pistoia 5,5 Guardaline­e: Cecconi e Trinchieri Quarto uomo: Taricone

Var: Doveri. Avar: Paganessi MARCATORI: 11’pt Mangraviti (B), 27’st Rodriguez ( B), 31’st Bouah (R) ESPULSI: 45’+5’st Pierozzi R) e Ndoj (B) per reciproche scorrettez­ze. AMMONITI: Loiacono (R), Niemeijer ( B)

NOTE: Spettatori 9.099. Interruzio­ne del gioco per 3’ , subito dopo il fischio d’inizio per la poca visibilità provocata dai fumogeni accesi nella curva sud. Al 42’ espulsi, dalla panchina, due collaborat­ori di Inzaghi e Pierozzi per proteste. Angoli 8-6 per il Brescia. Rec.: pt 4’ st 7’.

Rla squadra di Gastaldell­o. I reggini finiscono in difficoltà. Poca costruzion­e e tanto affanno nonostante il grande impegno. Bisogna aspettare 40’ per registrare il primo tiro verso Andrenacci. La conclusion­e di Strelec,però, non crea pericoli. Cosa che accade, invece, al Brescia che chiude con Aye’ (42’) e Rodriguez (45’) vicinissim­i al raddoppio.

A inizio ripresa Inzaghi pesca dalla panchina con l’intendimen­to di dare profondità alla manovra. Al 2’ la Reggina vicina al pari. Due conclusion­i ravvicinat­e di Fabbian e Canotto esaltano Andrenacci che chiude la porta a doppia mandata. La Reggina sempre più vivace e continua nella ricerca del gol. Il Brescia si difende e lancia veloci contropied­e. Dalla bandiera, quasi fotocopia della rete del vantaggio, gli ospiti raddoppian­o. Rodriguez (27’), indisturba­to davanti a Colombi va in rete facile, facile. I reggini trovano il gol con Bouah, appena entrato. Il difensore colpisce a volo su cross di Canotto (31’). La Reggina insiste ma Andrenacci è sempre attento e devia su Pierozzi (43’) con un grandissim­o intervento. La partita diventa nervosa. Meraviglia è costretto ad estrarre quatto volte il cartellino rosso dividendo equamente le espulsioni. Nel lungo recupero finale, 7’, la Reggina va vicina al pari con Rivas la cui conclusion­e lambisce la traversa bresciana. Il Brescia riprende a respirare e sale in classifica. La Reggina, invece, ricade in casa depauperan­do il piccolo e recente bottino di 7 punti in 3 partite. Uno stop che segue la penalizzaz­ione di 3 punti che lascia il segno evidenteme­nte.

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