«Mi fido dell’Italnuoto e mi tuffo con i master»
Magnini: Al momento giusto andranno tutti forte, amo nuotare ma l’agonismo non mi manca
F«Sì e non sono preoccupato. Il fatto è che questa nazionale ha abituato tutti molto bene e ora ci si aspetta sempre il grande risultato».
«È importante andare forte quando serve e le nostre punte faranno proprio così. Anche a me è capitato di soffrire in Primavera e poi crescere di condizione verso l’estate. Sono cose normali».
«Mi sarebbe piaciuto seguire qualche gara dal vivo, ma l’attività di alto livello proprio non mi manca. Non riuscirei più a dedicarmi al 100% allo sport. Sono cambiate le prospettive e le priorità, come succede a tutti. Resta il fatto che mi piace allenarmi, tenermi per quanto possibile in forma». «È stato un insieme di cose: vivo il mondo dei master già da tempo, con i clinic alla Bocconi. Alla fine si tratta di fare qualcosa assieme a persone che comunque frequento». «Io».
«Bisogna contestualizzare: era un programma di satira, ho fatto ironia sul mio mondo, tutto qui». «E mi dispiace, non avevo nessuna intenzione di offendere, né di scatenare polemiche. Di sicuro l’intento non era quello. Anche perché stiamo parlando di un mondo che è anche il mio, come faccio a non rispettarlo e non averne stima? Tenersi in attività trovando il tempo tra impegni di lavoro e famiglia è ancora più difficile che fare l’atleta di professione».
«Disegnato da Fabien Gilot (francese, ex avversario di Magnini, un oro e due argenti olimpici con le staffette, ndr) e mi fa piacere farlo. Ho messo insieme tutte le cose: la voglia di muovermi, il fatto che comunque sono a contatto con questo
Filippo Magnini, 41 anni: nel 2017 al suo ritiro