DYBALA E LA ROMA LEGAME DI CUORE
Paulo ha trovato in giallorosso quello che cercava in termini di affetto e vuole rimanere Tiago Pinto sicuro: «Dove volete che vada...». Presto l’incontro con i manager per il contratto
Isuoi occhi felici e il suo calcio libero sono il risultato dell’amore totalizzante che percepisce e cerca di ricambiare. Non è più soltanto una questione di gol e assist. Paulo Dybala ha trovato nella Roma la fiducia e l’autostima perdute tra le lacrime di una partita insignificante, l’anno scorso, mentre diceva addio malvolentieri alla Juventus. La centralità, ecco. Dybala ormai è icona e orgoglio di un popolo. Non chiedeva altro, quando in estate ha deciso di cedere al pressing di Mourinho e di firmare il contratto. E giovedì scorso, portando di peso la squadra ai supplementari con una giocata da fuoriclasse, ha definitivamente interiorizzato la responsabilità del ruolo. «E’ incredibile - ha detto - come i tifosi della Roma vivano per questo club».
L’ARIA. Per questo si avvicina il giorno in cui Dybala, pur sensibile al fascino delle società più ricche e ambiziose d’Europa, annuncerà di voler rimanere almeno per un’altra stagione, possibilmente in Champions
League, senza usufruire di una clausola che gli consentirebbe di trasferirsi in una squadra straniera per soli 12 milioni. È come se fosse ancora svincolato, Paulino. Ma dopo il rinnovo di Matic e Smalling, che hanno sposato il piano di crescita graduale e «sostenibile» proposto dai Friedkin, e dopo le dichiarazioni d’intenti di Mourinho, che ha fatto intendere di voler incontrare la proprietà per prolungare il soggiorno a Trigoria, eremo del quale è ormai inquilino-padrone, Dybala non ha alcuna intenzione di modificare la rotta a pochi mesi dal decollo.
LA SOFFIATA. E così non deve sorprendere se Tiago Pinto, uscendo dal centro sportivo, abbia confidato ad alcuni tifosi in attesa di foto-ricordo di non essere affatto preoccupato dal futuro del campione appena ingaggiato: «Dybala resta, dove volete che vada?», come riportato da Romanews. Certo il general manager, ora indirizzato nelle strategie dalla nuova amministratrice delegata Lina Souloukou, dovrà incontrare i procuratori, che non perdono occasione per sottolineare il benessere del loro cliente. La
Roma cercherà di demolire la clausola rescissoria aumentandogli lo stipendio: Dybala supererà quindi il capitano, Pellegrini, negli emolumenti, avendo meritato sul campo un corposo bonus.
FELICITÀ. Con il gol al Feyenoord ha toccato quota 16 reti stagionali. Ha già superato quindi il totale della scorsa stagione con la Juventus. Ma è verosimile che presto supererà anche il record della stagione 2019/20, quella dello scudetto vinto con Sarri dopo l’interruzione per il Covid, quando arrivò a 17. Il miglioramento dipende dalla “retrocessione” in Europa League, dopo tanti anni in Champions, ma soprattutto da un’attenta gestione delle fibre muscolari. Nella Roma, con Mourinho, Dybala spinge quanto può e si ferma quando vuole, guardandosi dentro meglio di quanto farebbe una risonanza magnetica. Ha giocato già 2.290 minuti suddivisi in 33 presenze e, con almeno 10 partite ancora disponibili, è in tempo per migliorare le 39 esibizioni del 2021/22. Specialmente in Europa, dopo aver chiesto il cambio a Salisburgo e a Rotterdam per un fastidio muscolare, ha dimostrato di conoscersi a meraviglia. E nelle partite di ritorno, tutt’e due le volte, è stato decisivo: agli austriaci ha segnato il gol della qualificazione, al Feyenoord quello della speranza. Nessuno può sottrargli questi meriti, questa diversità, questi sforzi, che gli costano anche tre ore al giorno di fisioterapia e massaggi. Nessuno, nemmeno qualche arto capriccioso.
Argentino decisivo Lo scorso anno 15 reti con la Juve Oggi è già a 16