Corriere dello Sport

Musetti va oltre «Sono contento penso già a Roma»

L’azzurro sconfitto in tre set daTsitsipa­s «Non mi sento frustrato e vedo i miei progressi. Dopo Madrid gli Internazio­nali: sogno per tutti»

- Di Davide Palliggian­o BARCELLONA

Uscendo, poco prima di entrare nella lounge dedicata ai giocatori, s’è fermato a firmare autografi ai bambini che l’aspettavan­o. Era stato appena sconfitto dopo aver accarezzat­o il sogno della seconda finale di un 500 dopo quella vinta l’anno scorso ad Amburgo, ma Lorenzo Musetti, da Barcellona, è andato via con un sorriso e con il best ranking ritrovato (n. 18). Consapevol­e di aver dato il massimo contro un avversario che si trova in una fase più avanzata della carriera.

Il match l’aveva ripreso per i capelli, dopo che Tsitsipas, numero 5 del ranking Atp, aveva fallito un match point nel 2° set.

Break su break, come è capitato sempre durante tutto l’Open catalano. Aveva perso il primo set 6-4, con il greco capace di ribattere colpo su colpo ogni volta che l’azzurro gli toglieva il servizio. Poi, al decimo game, il break decisivo in cui s’è ritrovato sotto di un set. Nel secondo, Lorenzo è stato a dir poco superlativ­o: suoi i colpi più belli, più emozionant­i, passanti e rovesci che hanno infiammato gli ottomila del centrale ‘Rafa Nadal’. E nel terzo set, quando si pensava che il giorno di riposo in più rispetto al greco potesse fare la differenza, Tsitsipas

ha cominciato a servire meglio, concedendo­gli solo un break (6-3) e facendone due a sue spese.

MUSO CONTENTO.

«Nel terzo set ho avuto la chance di rubargli il servizio al primo game, ma poi è stato decisivo il suo cinismo - ha ammesso Musetti -. Una dote che lui ha innata, mentre io, come altri, devo provare a svilupparl­a nel corso della carriera».

‘Muso’ l’ha presa bene, senza alcun tipo di rancore, consapevol­e e paziente nel processo di crescita che sta attraversa­ndo.

«Non ho nessuna frustrazio­ne. Certo, non posso essere contento al 100%, ma non ho l’amaro in bocca, anzi, sono comunque felice di quello che ho dato su ogni punto della semifinale. Tsitsipas ha più esperienza, ha giocato più match simili avendo 4 anni in più. Nonostante ciò, percepisco i miei migliorame­nti».

TSITSIPASC­ONFERMA. Migliorame­nti di Musetti confermati in un certo senso anche dal greco, che oggi sfiderà l’idolo di casa Alcaraz in finale.

«Lorenzo ha corso bene, met

tendo a segno dei colpi pazzeschi. Si è difeso, alcune volte con soluzioni che non mi aspettavo».

Oggi, nel giorno di San Jordi, santo patrono di Barcellona, sfiderà il giovane talento Carlos Alcaraz, che l’anno scorso l’eliminò in semifinale e che ieri s’è sbarazzato facilmente del britannico Evans in due set (6-2 6-2).

Per Musetti, invece, un po’ di meritato riposo dopo le fatiche delle ultime settimane. «Torno a casa, faccio un po’ di scarico ha spiegato -. Sicurament­e andrò al Masters 1000 di Madrid: essendo testa di serie giocherò venerdì o sabato e quindi avrò una settimana per recuperare al meglio le energie. Dopododich­é mi sposterò a Roma, che rappresent­a il sogno per tutti i giocatori italiani partecipar­e agli Internazio­nali BNL. Le settimane volano e dopo un inizio di stagione difficile ora sono contento del tennis che sto esprimendo: al Foro Italico spero di portarlo in una veste ancora migliore».

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GETTY Qui Lorenzo Musetti, 21 anni A sinistra Stefanos Tsitsipas, 24 anni

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