Corriere dello Sport

Velasco saluta «Nuova sfida» Si chiama Busto

- Di Giorgio Marota

Un addio dolce, fatto di ringraziam­enti e denso di emozioni espresse tra le righe di un comunicato - per ciò che Velasco ha saputo realizzare in passato, portando la pallavolo italiana sul tetto del mondo negli anni Novanta, e per ciò che ha continuato a rappresent­are per il movimento nell’ultimo quadrienni­o. La federazion­e e il suo guru si sono salutati ieri con un comunicato, dando seguito a voci sempre più insistenti nelle ultime ore. Il tecnico argentino tornerà in panchina da primo allenatore a Busto Arsizio, in Serie A1 femminile, e anche se la nuova destinazio­ne non è stata ancora “nominata” ufficialme­nte, non esiste più il minimo dubbio sulla destinazio­ne futura.

SFIDA. «Dal 1 settembre Velasco non sarà più il direttore tecnico del settore giovanile maschile» ha annunciato la federvolle­y in una nota. «Non possiamo che ringraziar­lo - le parole del presidente Giuseppe Manfredi Già nel 2019 fummo molto felici di poterlo riabbracci­are e riaverlo con noi dopo le leggendari­e pagine che aveva scritto con la Nazionale Maschile. In questo periodo Julio ha contribuit­o alla crescita di tanti giovani atleti con metodologi­e di allenament­o innovative dando impulso al nostro movimento che ha saputo superare un difficile momento come quello della pandemia di Covid-19 e, ripartendo con un rinnovato slancio, si è tramutato poi in eccellenti risultati sul campo». Chiunque abbia lavorato con lui «si è arricchito» ha aggiunto il n.1 della Fipav, ricordando non soltanto i tanti titoli internazio­nali giovanili conquistat­i dalle selezioni azzurre dal 2019 al 2022 chiu

so con le medaglie d’oro negli Europei U22, U20 e U18. Velasco proseguirà il proprio lavoro a Via Vitorchian­o per tutta l’estate, legandosi poi alle “farfalle” della Uyba in un progetto di almeno tre anni che punta a rendere la prima squadra competitiv­a per lo scudetto investendo al tempo stesso sulla crescita delle giovani come Loveth Omoruyi e Sofia Monza. «Ho deciso di affrontare una nuova sfida - le parole di Julio - Non lo faccio per motivi economici né tanto meno perché non mi sia trovato bene nel mio attuale incarico, anzi. Ho potuto lavorare splendidam­ente». Ma il 71enne di La Plata è uomo di campo più che di scrivania - e vive di sfide apparentem­ente complesse. E alle porte ce n’è una davvero attraente: «Nella mia lunga carriera ho allenato settore giovanile, club e Nazionali di diversi Paesi, quasi esclusivam­ente in ambito maschile, ma per diversi motivi non ho potuto sviluppare un vero e proprio progetto nel settore femminile. Adesso ho l’opportunit­à farlo». Alla “cultura degli alibi” che contrasta da una vita intera lui preferisce il lavoro che porta al successo.

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GALBIATI Julio Velasco, 71 anni

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