Corriere dello Sport

A Piacenza i miracoli sono di casa

Risalire da 0-2 a 2-2: è un’altra impresa La strada di Trento sembrava spianata, invece la squadra di Botti, ha riaperto i giochi

- Di Fabio Cappellini PIACENZA

(25-21, 25-23, 25-23)

GAS SALES BLUENERGY VOLLEY PIACENZA: Brizard 1, Romanò 12, Caneschi 2, Simon 13, Lucarelli 9, Leal 17, Scanferla (L). Ne. Basic, Hoffer (L), Recine, Gironi, Alonso, Cester, de Weijer. All.: Botti.

ITAS TRENTINO: Kaziyski 13, Sbertoli 2, Podrascani­n 1, Lisinac 11, Michielett­o 13, Lavia 3, Laurenzano (L), Nelli, Pace (L), Dzavoronok. Ne. D’heer, Cavuto, Berger, Depalma. All.: Lorenzetti.

ARBITRI: Vagni e Pozzato. NOTE: spettatori 2.947, incasso di 46.129,00 euro. Durata set: 28’, 29’, 32’. Totale: 1h 29’.

Imiracoli sono di casa a Piacenza, che adesso fiuta davvero l’impresa delle imprese. Spedire cioè l’Itas all’inferno, come fatto con Modena nella serie di quarti di finale: risalire da 0-2 a 2-2 è sembrato persino semplice, come qualcuno aveva osato immaginare dopo che la strada di Trento verso la finale scudetto sembrava spianata. Un dejavù che ha fatto esplodere un PalaBanca ebbro di gioia, convinto appunto che il miracolo (il secondo di questi playoff) possa realmente prendere vita. Perché la Gas Sales ha mostrato una volta di più il lato migliore di sé: Botti ha ricevuto tanti dai

suoi solisti, con Romanò implacabil­e dalla linea dei 9 metri, Leal chirurgico in attacco e Simon dominante al centro. Trento in generale ha servito e ricevuto meglio, ha avuto una chance enorme di far suo il secondo set (era avanti 23-21, ma Romanò l’ha ribaltata con un turno di battuta sublime), ha combattuto a denti stretti anche nel terzo set, dove ha comandato a lungo le operazioni prima di consegnare 5 palle match agli emiliani, ai quali è venuto il braccino proprio in prossimità del traguardo (alla fine ha risolto tutto Leal dopo l’ennesimo scambio infinto).

È la ragione per cui l’Itas adesso si ritrova a giocare tutto alla bella con la sensazione di non essere nemmeno più la favorita: dopodomani il calore della BLM Group Arena potrà rappresent­are un fattore, ma questa versione di Piacenza ha qualcosa di famelico e al tempo stesso magico che non si riesce del tutto a spiegare.

QUESTIONE DI EQUILIBRIO.

Per completare l’ennesimo ribaltone a Botti servirà però un’altra serata come questa. Arrivata due ore dopo la scioccante retrocessi­one della Piacenza del calcio in Serie D, quasi a voler sottolinea­re una volta di più la differenza che esiste sul pianeta sportivo piacentino. La Gas Sales ha fatto le cose perbene: ha lasciato sfogare Trento ma non l’ha mai fatta scappare, concedendo­si solamente il lusso di sprecare 4 match point, giusto per aggiungere un po’ di pathos alla contesa.

E adesso salirà a Trento per regalarsi un altro clamoroso upset. All’Itas è mancata la lucidità per volgere a proprio favore i momenti chiave di una sfida che leggendo le statistich­e racconta di un equilibrio ben superiore a ciò che racconta il 3-0 finale. E forse questa, pensando all’epilogo e alla gara che verrà, è la scoperta che fa più paura.

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GALBIATI Leal, ieri 17 punti

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