Corriere dello Sport

Fattore Paul Con Pogba un’altra Juve

Dopo il Siviglia ha parlato di «spirito guerriero» È finalmente pronto a trascinare i compagni

- di Filippo Bonsignore TORINO

L’impatto del francese, a lungo assente, ora si fa sentire Decisivo in Europa ha un obiettivo: tornare titolare dopo un anno

Prove tecniche di rinascita. Pogba c’è: partita dopo partita, spezzone dopo spezzone, arriva la conferma che Paul sta tornando quello vero. Al suo ritmo, che è necessaria­mente il passo di chi è stato praticamen­te fermo per un anno intero per mille vicissitud­ini, ma comunque confortant­e perché i progressi si notano, eccome, e questa non può che essere una grande notizia per la Juve. Quante volte si è detto che il francese, una volta riacquista­ta l’efficienza fisica, sarebbe potuto diventare un fattore nel finale di stagione. Ora lo sta dimostrand­o: con piccole cose, ma preziosiss­ime, con un impatto che si fa sentire. È stato così domenica scorsa a Bergamo, con un paio di tiri in porta da fuori, tanto per provare nuovamente l’effetto che fa, ma soprattutt­o con un apporto di fisicità che solo lui può garantire. Sintomo di una condizione che sta crescendo.

VOGLIA. È stato così pure contro il Siviglia nella porzione conclusiva di gara, quando ha aggiunto potenza ed energia nel momento dell’assalto, ma non solo. È stato proprio il Polpo ad arrampicar­si lassù, in torsione di testa, e ad offrire l’assist che Gatti ha dovuto sempliceme­nte spingere in porta per il pareggio all’ultimo secondo. È il segnale della voglia, della presenza mentale oltre che fisica del giocatore, della fiducia che aumenta. «Spirito guerriero» è il messaggio con cui il francese ha accompagna­to il post con la foto che lo ritrae insieme a Gatti. Proprio questo spirito servirà per compiere l’impresa a Siviglia e conquistar­e la finale di Europa League.

DECISIVO. La stagione «maledetta» di Pogba, copyright Massimilia­no Allegri, si sta colorando quindi ora che siamo agli ultimi chilometri, anche perché non ci possono essere dubbi sulla qualità del giocatore. «Se si discute Paul non va bene - puntualizz­a il tecnico -. Ha tecnica e fisicità e nel finale di partita ti fa fare il salun to di qualità. Se avesse iniziato la partita, a campo aperto avrebbe fatto più fatica. Anche se gioca 30-40 minuti, l’importante è che decida». E così è andata. «Sta migliorand­o - aggiunge Max -, quando le partite si spostano nella metà campo avversaria, diventa straordina­rio. Se stesse bene lo farei giocare dall'inizio ma ha dato un contributo importante».

Per il momento sono 9 le presenze stagionali del francese, tutte da subentrato. Il prossimo step, atteso da tutti e dal giocatore in primis, è proprio questo: la prima partita da titolare, che gli manca da oltre anno. L’ultima volta è datata 19 aprile 2022 contro il Liverpool, in Premier League, quando ancora vestiva la maglia del Manchester United. Le opportunit­à ci sono, da qui a fine stagione, tra campionato e coppa, ma l’aspetto principale rimane quello del progredire, passo dopo passo.

Le inquietudi­ni, infatti, sono ormai alle spalle e il lavoro di oggi è anche da leggersi in prospettiv­a, in vista della prossima stagione in cui il Polpo vuole essere un fattore fin dal via.

L’orizzonte resta infatti più che mai incerto ma, in un quadro reso complicato dal pericolo di nuove possibili sanzioni che potrebbero sconvolger­e il futuro sportivo del club, Pogba resta una delle poche certezze. Qualunque cosa accadrà, con o senza coppe, lui ci sarà, con il numero 10 sulle spalle. La rinascita continua.

Fin qui nove gare tutte da subentrato Ora può svoltare dopo tanta fatica

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LAPRESSE GETTYIMAGE­S Paul Pogba, 30 anni, è tornato alla Juve a luglio dopo quattro stagioni dal 2012 al 2016 In totale sono 187 le presenze bianconere
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