Corriere dello Sport

IL PSG IN AGGUATO SU MOTTA

È considerat­o di casa a Parigi, dove ha cominciato la carriera da allenatore. A fine mese, intanto, nuovo summit con Saputo per definire gli obiettivi rossoblù

- Di Giorgio Burreddu

L’Equipe ieri ha rivelato un forte interessam­ento del Psg per Thiago Motta. Non è la prima volta che in Francia puntano i fari sul tecnico italo-brasiliano, e d’altra parte il rapporto di Thiago con la grandeur e il club parigino è ancora forte. Al Psg Thiago non solo ha giocato e vinto, ma ha anche iniziato la sua avventura di tecnico (allenava l’U19). Psg in agguato sul tecnico del Bologna, dunque. Impossibil­e per il Bologna tenersi il suo tecnico? Tutt’altro. Anche se Thiago ieri, nella conferenza stampa di presentazi­one del match contro la Roma, ha lanciato un monito secco («Bisogna programmar­e al meglio e per tempo la stagione wprossima, con ambizioni chiare e obiettivi realistici»), è chiaro che l’interesse del tecnico nei confronti del club rossoblù è primario. Si è, per esempio, interessat­o alla situazione contrattua­le di Dominguez, e quando lancia frecciate a Zirkzee è perché sa che l’olandese è un patrimonio del club.

DIALOGO. Di più. C’è un contratto. Fino al 2024 Motta è legato al Bologna e questo non è un dettaglio da poco. E' chiaro: se il Psg dovesse fare sul serio non sarebbe facile mettere un muro e impedire a Motta di uscire da Casteldebo­le. Ma lui è qui, e qui si vede almeno fino alla prossima estate. Semmai ora la palla spetta al club che dovrà mettere in chiaro quelle «ambizioni chiare» e quegli «obiettivi realistici» che Motta vuole sentirsi dire. Funzioni nelle mani di Joey Saputo e tutta la dirigenza. Il presidente rossoblù tornerà in città per la sfida contro il Napoli (e andrà anche a Lecce), in pratica a fine mese. Il momento non è secondario. La chiusura del campionato dovrà coincidere anche con questo benedetto summit che si è sempre paventato e palesato più come una presenza fantasmati­ca che una realtà. Ogni volta che è arrivato il presidente dal Canada i due si sono incrociati, grandi convenevol­i ma poca sostanza. Un dialogo c’è già (stato), è una realtà. Club e allenatore stanno portando avanti il discorso da settimane, forse mesi, seppure a piccoli passi. Ma la fine di maggio (inizio di giugno) sarà il momento della svolta e dei dialoghi profondi. Momento che potrebbe prevedere il prolungame­nto del contratto, ma soprattutt­o la concretizz­azione di obiettivi, mercato, ambizioni.

ATTENZIONE. Motta è concentrat­o sul Bologna. Non lo dice per dire, ci crede: «Penso solo al presente». A forza di ripeterlo, tutti hanno finito per crederci. Motta è uomo di parola, e questo per il Bologna è un valore aggiunto. Ma certo le voci attorno al 40enne tecnico sono forti. E ovviamente legate al suo passato, che è sempre il posto dove si va a cercare delle certezze. L’Inter in primis, club con cui Motta ha vinto tutto. Il percorso in Champions di Simone Inzaghi ha però raffreddat­o la corsa nerazzurra a Thiago. In Francia è il Psg il posto tanto caro a Motta, lì dove ancora lo chiamano «il capo», e dove attraverso le pagine del quotidiano sportivo francese viene fuori l’attenzione per Thiago e per il suo modo di lavorare. Per uno che ha (ri)messo insieme l’euforia sotto le due torri appare più che normale.

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 ?? SCHICCHI ?? Thiago Motta, 8° in campionato in coabitazio­ne, ha guidato il Bologna 28 volte: 11 vittorie, 10 ko e 6 pari
SCHICCHI Thiago Motta, 8° in campionato in coabitazio­ne, ha guidato il Bologna 28 volte: 11 vittorie, 10 ko e 6 pari

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