Corriere dello Sport

Ma Thiago è al lavoro per il futuro «Mi sono mosso per Dominguez»

«Perderlo sarebbe un dispiacere Ho detto a Nicolas cosa gli conviene fare ma la decisione sul rinnovo spetta a lui Deve assumersi le proprie responsabi­lità»

- Gio.bu.

BOLOGNA. Considera Mourinho un maestro e «una persona molto diretta, giusta, che crede nei valori importanti del calcio e della vita». E se tanto ci dà tanto, quella tra Thiago Motta e il tecnico della Roma è dunque una sfida tra allenatori tutti d’un pezzo. Bologna-Roma è anche questo, in un Dall’Ara ancora una volta quasi pieno, ma i rossoblù sono a caccia di punti dopo una serie semi-positiva, la più lunga da quando Motta è sotto le due torri.

SENZA VITTORIE. Tre pari e due sconfitte nelle ultime cinque, il Bologna non vince dalla sfida contro l’Atalanta. «La vittoria è importanti­ssima, è per questo che facciamo questo lavoro: per cercare il risultato positivo. Ma ci sono tante cose in mezzo. Se vogliamo battere la Roma sicurament­e dobbiamo mettere qualcosa in più». A un mese dall’ultimo successo, aggiunge Motta, vincere sarebbe un bene: «Se non ci riusciamo vuol dire che ci sono cose da migliorare. Ora guardiamo a noi, lavoriamo, e poi a fine stagione vedremo dove siamo arrivati e faremo un bilancio».

DOMINGUEZ. Mou contro Thiago è anche una sfida tra due allenatori che il Psg sta guardando. Motta non se ne cura («Penso solo al presente»), anche se ieri ha voluto mettere in chiaro le cose. «Indipenden­temente da tutto, in una società seria bisogna programmar­e al meglio e per tempo la stagione prossima, con ambizioni chiare e obiettivi realistici». Indipenden­temente da tutto, ma forse nemmeno troppo. Non è un caso che Thiago abbia preso a cuore la situazione di uno dei suoi gioielli: Nico Dominguez. L’argentino deve decidere se rinnovare o non rinnovare: «Mi dispiacere­bbe perderlo, sì. E’ importante per noi, sta parlando per prolungare il suo contratto. E’ importante per il Bologna e per la squadra e dovrà decidere lui». Motta aggiunge che con Nico ha parlato «però è una decisione sua. Una sua responsabi­lità, non solo sportivame­nte. Gli ho consigliat­o la cosa migliore per lui, ma deve prendersi la responsabi­lità della sua scelta».

ZIRKZEE. Il futuro è dietro l’angolo, ormai si vede. Ma domani c’è la Roma e Motta vuole il massimo da tutti. Anche da Marko Arnautovic, che sarà a disposizio­ne (ieri però ha fatto un’ecografia in mattinata: allerta alta). «Di testa sta normale, come l’ho sempre visto. Ha fatto un buon allenament­o. L’altra volta ha finito stanco, ma era da quattro mesi che non giocava, ora lo sta facendo e piano piano prenderà forma e minutaggio». Stoccata, invece, a Zirkzee. Uno che, secondo Motta, «deve fare la differenza». Meglio: «Col Sassuolo non è entrato perché altri stanno meglio, è un giocatore di talento e un grande investimen­to fatto dal club e deve essere consapevol­e delle grandi responsabi­lità che ha, non può chiedere tempo per adattarsi ma fare la differenza ogni giorno, fino ad oggi questo non l'ho visto e ha giocato tanti minuti quanti ne ha meritati».

SOLIDITÀ. Una riconferma se la dovrà meritare anche Aebischer, giocatore utilizzato da Motta in più e più ruoli. Anche da falso nove. «Michel fa dei movimenti che aiutano la squadra a giocare meglio. Lui e Ferguson aprono spazi per i nostri attaccanti». Per questo contro la Roma si va verso l’utilizzo di almeno uno dei due. In un attacco che va comunque costruito. A prescinder­e dalle scelte, per tutti la Roma sarà una sfida delicata. Il momento della stagione è utile per riconferme, rinnovi e rilanci.

PRESSIONE. E Motta è un maestro nel gestire la pressione. Anche perché i gialloross­i sono una squadra «solida difensivam­ente», con una «rosa importante e con tantissimi giocatori costruiti per poter giocare in Europa come in campionato». Squadra di livello «altissimo». Il Bologna è sempre a caccia del record di punti dell’era Saputo. Ma Motta di questo non si cura. «E’ il nostro presente e penso a quello».

«Zirkzee deve fare la differenza, non può chiedere altro tempo»

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SCHICCHI Joshua Zirkzee, 21 anni e Nicolas Dominguez, 24 anni

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