Sousa-Salernitana il futuro è insieme
Serve una vittoria per archiviare il discorso salvezza ma il portoghese sta progettando la nuova stagione
Secondo match point per la Salernitana, che spera di chiudere il discorso salvezza contro la Dea. Serve una vittoria ovviamente, ma serve innanzitutto tornare a muovere la classifica dopo lo stop di Empoli. La squadra non ha dimenticato il mortificante 8-2 subito all’andata. Se Gasperini, ex di turno (giocò a Salerno in B nella stagione 90/91), deve fare i conti con varie defezioni, Sousa recupera pedine importanti. Candreva e Gyomber sono tra i 22 convocati e dovrebbero essere in campo. Mancherà, invece, lo squalificato Bronn. Interessante la probabile sfida a distanza tra Dia e Zapata. «Subire otto gol - commenta Sousa - lascia sempre dei segni, i protagonisti lo sanno bene. Ma oggi il contesto è diverso, anche la nostra mentalità è più consapevole. Se non sei in partita l’Atalanta può farti male: dobbiamo essere concentrati, avere gamba e coraggio. Gyomber? Come Candreva
si è allenato con il gruppo per tutta la settimana. Sta convivendo con qualche fastidio, ma non ha mai avuto lesioni. Stiamo lavorando con lo staff medico per dargli la massima fiducia».
DUBBI.
Il possibile rientro di Gyomber dovrebbe far scivolare Lovato in panchina. Se lo slovacco dovesse, invece, essere tra i rincalzi, dentro Troost-Ekong. Rientra sicuramente Bradaric a sinistra. Sulla destra Mazzocchi, mentre in mediana Nicolussi Caviglia, Bohinen e Vilhena lottano per una maglia. Candreva dovrebbe giocare dietro la punta. Al suo fianco ci sarà Dia se Sousa deciderà di impiegare Piatek, altrimenti spazio a Kastanos con Dia terminale offensivo. «Gasperini – aggiunge Sousa - ha più di 300 panchine con la stessa squadra, che ormai gioca a occhi chiusi. L’Atalanta ha fisico, tecnica e qualità. Poi i braccetti spingono, c’è un attacco costante della profondità. Ma puntiamo alla vittoria: è importante non sentirsi inferiori e sapere che possiamo competere con tutti».
IL FUTURO DI SOUSA. Il tecnico portoghese si sbilancia indirettamente sul suo futuro parlando del ritiro di Rivisondoli. «Ho dato già l’ok sulla location. Il direttore e il team manager sono andati a visionarla - conclude - Quello che hanno visto corrisponde ai bisogni della squadra. Ora dobbiamo trovare gli avversari giusti con cui poterci confrontare. Di questo poi parleremo. Inizio il 10 luglio? Forse qualche giorno prima». Previsti 18mila spettatori.