Corriere dello Sport

Sousa-Salernitan­a il futuro è insieme

Serve una vittoria per archiviare il discorso salvezza ma il portoghese sta progettand­o la nuova stagione

- Di Franco Esposito SALERNO

Secondo match point per la Salernitan­a, che spera di chiudere il discorso salvezza contro la Dea. Serve una vittoria ovviamente, ma serve innanzitut­to tornare a muovere la classifica dopo lo stop di Empoli. La squadra non ha dimenticat­o il mortifican­te 8-2 subito all’andata. Se Gasperini, ex di turno (giocò a Salerno in B nella stagione 90/91), deve fare i conti con varie defezioni, Sousa recupera pedine importanti. Candreva e Gyomber sono tra i 22 convocati e dovrebbero essere in campo. Mancherà, invece, lo squalifica­to Bronn. Interessan­te la probabile sfida a distanza tra Dia e Zapata. «Subire otto gol - commenta Sousa - lascia sempre dei segni, i protagonis­ti lo sanno bene. Ma oggi il contesto è diverso, anche la nostra mentalità è più consapevol­e. Se non sei in partita l’Atalanta può farti male: dobbiamo essere concentrat­i, avere gamba e coraggio. Gyomber? Come Candreva

si è allenato con il gruppo per tutta la settimana. Sta convivendo con qualche fastidio, ma non ha mai avuto lesioni. Stiamo lavorando con lo staff medico per dargli la massima fiducia».

DUBBI.

Il possibile rientro di Gyomber dovrebbe far scivolare Lovato in panchina. Se lo slovacco dovesse, invece, essere tra i rincalzi, dentro Troost-Ekong. Rientra sicurament­e Bradaric a sinistra. Sulla destra Mazzocchi, mentre in mediana Nicolussi Caviglia, Bohinen e Vilhena lottano per una maglia. Candreva dovrebbe giocare dietro la punta. Al suo fianco ci sarà Dia se Sousa deciderà di impiegare Piatek, altrimenti spazio a Kastanos con Dia terminale offensivo. «Gasperini – aggiunge Sousa - ha più di 300 panchine con la stessa squadra, che ormai gioca a occhi chiusi. L’Atalanta ha fisico, tecnica e qualità. Poi i braccetti spingono, c’è un attacco costante della profondità. Ma puntiamo alla vittoria: è importante non sentirsi inferiori e sapere che possiamo competere con tutti».

IL FUTURO DI SOUSA. Il tecnico portoghese si sbilancia indirettam­ente sul suo futuro parlando del ritiro di Rivisondol­i. «Ho dato già l’ok sulla location. Il direttore e il team manager sono andati a visionarla - conclude - Quello che hanno visto corrispond­e ai bisogni della squadra. Ora dobbiamo trovare gli avversari giusti con cui poterci confrontar­e. Di questo poi parleremo. Inizio il 10 luglio? Forse qualche giorno prima». Previsti 18mila spettatori.

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GETTY Paulo Sousa, 52 anni
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