Corriere dello Sport

Pecco punge Marquez stratega della caduta

Problemi e reazioni: mentre Quartararo si deprime, lo spagnolo dà spettacolo Marc: «Spingevo, il limite è il mio stile». Bagnaia: «Lui si attacca Non condivido il suo metodo»

- Di Gianmaria Rosati

Si sa, ognuno reagisce in maniera diversa ai problemi, e questa massima di vita vale anche quando si parla di MotoGP. In un venerdì dove la KTM ha nuovamente indossato i panni del riferiment­o infatti tra i nomi in prima pagina sono finiti – non per risultati brillanti - quelli di Fabio Quartararo e Marc Marquez, ossia due campioni alle prese con una situazione tecnica piuttosto deficitari­a. Ma se l’idolo di casa Quartararo (12º) è oramai giunto alla fase della rassegnazi­one - «due gare fa mi sarei arrabbiato mentre adesso cerco di mantenere la calma, nonostante la situazione sia preoccupan­te» - lo spagnolo di casa Honda (8° al rientro dopo l’infortunio) ha decisament­e preferito affrontare diversamen­te la giornata, regalando l’ennesimo show.

Show che al suo interno ha avuto momenti sia esaltanti sia criticabil­i, come ad esempio l’ennesimo tentativo di seguire Pecco Bagnaia per ottenere il giusto traino nel giro veloce. «Lui è Marc Marquez – le parole del ducatista a proposito – e anche se non condivido la sua strategia non c’è dubbio che lui la stia portando a un altro livello: se tu ti fermi con i piedi a terra lui fa lo stesso. Non so qual è il motivo, ma si attacca a chi sa che deve per forza fare il giro veloce per non rischiare di restare fuori dalla top ten».

CADUTE E PROCLAMI. Tra inseguimen­ti e prove di telaio – «spero di poter utilizzare nuovamente quello Kalex» – lo spagnolo ha avuto anche il tempo di finire a terra in entrambe le sessioni, ma uno dei pregi di Marquez è la capacità di sorprender­e: chi infatti si aspettava un Marc deluso o scoraggiat­o dopo quanto accaduto si è dovuto decisament­e ricredere.

«Sono molto contento della giornata. Sono caduto due volte è vero, ma mentre la prima era forse evitabile... - ha detto, prima di una consideraz­ione che è la quintessen­za di Marc, che tratta le cadute non come un evento da respingere, ma sempliceme­nte come parte del gioco - La seconda caduta fa parte del gioco: stavo spingendo per conquistar­e la Q2. Quando ho guardato gli schermi ero ottavo, quindi serviva spingere: ho pensato o mi miglioro o cado, esporranno le bandiere gialle e nessun altro potrà migliorare».

Di sicuro, nonostante gli otto titoli, a Marc non manca la fame. «Il 90% dei piloti avrebbe affrontato la giornata con calma, ma io non sono così, e non è un caso che io sia l’unico pilota Honda in top ten. Se sono tornato è perché sono pronto a correre, spingere e lavorare per il team, il che significa guidare al limite. Avrei potuto accettare di essere più lento come le altre Honda, ed essere fuori dalla Q2, ma non è il mio stile».

APRILIA E BEZ OK. Meno caotica ma più fruttifera invece la giornata in casa Aprilia, con Aleix Espargarò (2º) e Maverick Vinales (6°) una volta di più pronti sulla carta a giocarsi la posta pesante, così come Marco Bezzecchi. L’ex leader della classifica generale infatti ha chiuso il proprio venerdì in 3° piazza, unendo le buone sensazioni di sempre alla velocità. «Non ho mai perso la fiducia in sella ma qui, a differenza di Jerez, riesco a fare dei buoni tempi senza dover prendere rischi eccessivi».

Fabio rassegnato: «Non mi arrabbio più». Bene Aprilia Bezzecchi terzo

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Tecnici al lavoro per il recupero della moto di Marc Marquez sulla pista francese. Lo spagnolo è rientrato dopo l’infortunio alla mano che lo ha tenuto a lungo lontano dalle gare
Il recupero Tecnici al lavoro per il recupero della moto di Marc Marquez sulla pista francese. Lo spagnolo è rientrato dopo l’infortunio alla mano che lo ha tenuto a lungo lontano dalle gare
 ?? GETTY ?? Marc Marquez, 30 anni, spagnolo otto volte campione del mondo (di cui 4 in MotoGP)
GETTY Marc Marquez, 30 anni, spagnolo otto volte campione del mondo (di cui 4 in MotoGP)
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