Tonali il leader ovunque
A 23 anni dirige il centrocampo di Pioli senza stancarsi mai: chiuderà l’annata a 4.000 minuti
Rincorsa Champions e futuro: è lui la garanzia
Se tutto va bene, arriverà alla soglia dei quattromila minuti in campo quest'anno. Con un motore praticamente inesauribile, e tutta l'intenzione di aggiungere altro lavoro da doppia fase che ruba l'occhio. Sandro Tonali verso l'ultimo sforzo, dopo una stagione da infaticabile trascinatore, a suo modo è già un capitano. Anche senza fascia - quella è prenotata fin d'ora - il Milan ha il proprio leader rodato che a 23 anni conosce la consacrazione. Andrà a sfiorare la cifra tonda, Tonali, che per adesso si porta dietro qualcosa come 3.801 minuti in campo. Il Milan resta aggrappato al treno-Champions e pure al ragazzo che nell'arco di tre campionati (e un percorso Champions terminato quasi all'ultimo chilometro) ha saputo rendersi una colonna in mediana.
PILOTA AUTOMATICO. Che Milan sarebbe senza Tonali? Già, il regista ha le chiavi del reparto e probabilmente anche del futuro. Un anno fa festeggiava lo scudetto, da valore aggiunto rossonero che era diventato nel corso dei mesi. Ora la completa maturazione, Sandro l’ha raggiunta anche scalando l’Europa. La semifinale di Champions non è stata un punto di arrivo e basta per il Milan, che proverà a darsi nuove ambizioni. Il Tonali efficace interprete del centrocampo ha gli ingredienti che servono per diventare cruciale anche con la Nazionale. Due anni fa, dopo un approccio incolore con il Milan l’esclusione dai convocati per l’Europeo venne presa per il verso giusto. E non come una frenata nel percorso di crescita. «E’ stato uno stimolo per me, non l’ho considerata una bocciatura», ha sempre detto, riavvolgendo il nastro, un Tonali diventato pilastro nel Milan. Lui che adesso pilota alla sua maniera, con personalità appunto da leader, il centrocampo rossonero. Soltanto Leao ha giocato il suo stesso numero di partite stagionali (46), ma totalizzando qualcosa come 500 minuti in meno rispetto a Tonali. Resta l’ultimissimo segmento di campionato, allora, per lasciarsi alle spalle ogni delusione europea: tempo prezioso, in ogni caso, nel concretizzare la rincorsa Champions e gettare altre solide basi per il Milan che verrà.
RESPONSABILITÀ. Nelle ultime quattro assenze di Tonali - peraltro le uniche nel 2023 - dall’elenco dei titolari, il Milan non ha mai vinto. Solo pareggi, quando Sandro era fuori (a Lecce, causa squalifica, e a Bologna per novanta minuti di panchina), oppure è entrato per pochi minuti contro Salernitana e Cremonese a San Siro. Insomma, ci sono anche i numeri a confortare una certa Tonali-dipendenza per Stefano Pioli. Acuita dal recente infortunio di Bennacer, che si rivedrà l’anno prossimo quasi a metà stagione. Anche per questo, il Tonali da lavoro doppio delle ultime settimane è parte integrante della volata Champions. E ha cucito addosso al regista nuove responsabilità in un Milan che - comunque si concluda il percorso degli ultimi 180 minuti qualche punto fermo per l'anno prossimo ce l’ha di sicuro.
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