Corriere dello Sport

Tutti con Vinicius è caccia ai razzisti

- di Davide Palliggian­o

Dopo i cori discrimina­tori di domenica, tanti attestati di solidariet­à nei confronti del brasiliano Una sola voce fuori dal coro: Tebas, il capo della Liga

Polizia al lavoro, il Valencia ha già bandito a vita dallo stadio un tifoso Il Real presenta la denuncia penale

Il giorno dopo la Spagna s’interroga se sia o meno un Paese razzista. Il sentimento comune dice di no, ma ciò che è accaduto a Valencia a Vinicius è diventato un vero e proprio caso nazionale in cui sono intervenut­i tutti, anche ai più alti livelli della politica. La giornata a Mestalla era cominciata per il fuoriclass­e brasiliano con il coro “Vinicius eres un mono” («Vinicius sei una scimmia») all’arrivo del pullman allo stadio. È proseguita con gli insulti di singoli tifosi, diventati sempre di più sul finale di partita, quando il brasiliano non ne ha potuto più. La notte e il giorno dopo, sui social, ha avuto un battibecco con il presidente della Liga, Javier Tebas, che ha fatto di tutto per tutelare l’immagine di un campionato che evidenteme­nte ha un problema. In particolar­e con quello che “provoca” con i suoi dribbling e il suo atteggiame­nto irrisorio, secondo molte tifoserie. Vini però è così, è uno degli ultimi esponenti de “joga bonito” brasiliano e per questo ha ricevuto la solidariet­à di connaziona­li e non.

Da Mbappé a Ronaldo, passando per Neymar, Ronaldinho, Roberto Carlos, Kakà, il pilota della Mercedes Hamilton e il Capo di Stato del Brasile, Lula, che ha esordio al G7 di Hiroshima con una manifestaz­ione di solidariet­à nei confronti del madridista. «Non è possibile che esista ancora il pregiudizi­o razziale che prende forza in diversi stadi di calcio in Europa», ha detto il presidente brasiliano auspicando dei provvedime­nti disciplina­ri.

«C’È UN PROTOCOLLO». Misure che esistono, secondo il presidente Fifa Gianni Infantino, intervenut­o a 'La politica del pallone’ su Gr Parlamento: «Sembra che questo problema non si risolva. È troppo facile dire che è un problema della società. Noi responsabi­li del calcio dobbiamo fare di più per sostenere chi è abusato. Alcune regole esistono, per esempio il fatto di poter fermare le partite fino ad arrivare al 3-0 a tavolino contro la squadra i cui tifosi si comportano in maniera razzista». Praticamen­te l'attuazione di quel protocollo che l’arbitro De Burgos Bengoetxea stava applicando prima di espellere Vinicius per un secondo giallo rilevato dal Var. Quel rosso l’ha fatto infuriare ancor di più. Il presidente federale, Luis Rubiales ha colto ancora una volta l’occasione per andare contro il suo acerrimo nemico della Liga, Tebas. Il Real Madrid è andato oltre, ritenendo l’accaduto di rilevanza penale e denunciand­o il tutto alla Procura generale dello Stato, così come fatto dall’assocalcia­tori spagnola. La Liga, nel suo comunicato emesso ieri sera, vivisezion­a quanto accaduto, ma smentendo quanto sostenuto da Ancelotti nella conferenza stampa postpartit­a. In sintesi, all’unisono circa 800 supporter del Valencia hanno intonato il coro “scemo, scemo” e non “scimmia, scimmia” nei confronti di Vinicius. Il club di casa, nel frattempo, ha individuat­o uno dei tifosi che si è reso protagonis­ta dei cori e l’ha bannato a vita dallo stadio. Con la collaboraz­ione della polizia, è al lavoro per identifica­re gli altri.

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GETTY Vinicius protesta per i cori razzisti a lui rivolti dai tifosi del Valencia

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