Vigorito e il ds Carli subito al lavoro per un’altra Strega
Il Benevento non ha alcuna voglia di perdere tempo. Due giorni dopo l'ultima partita al Curi, l'anno orribile è già in soffitta e si lavora per costruire il futuro. Il presidente Vigorito ha già scelto il nuovo direttore tecnico, quello che dovrà rifare di sana pianta il trucco alla vecchia Strega. Proprio ieri Marcello Carli ha avuto il primo contatto con la città sannita. In mattinata ha fatto tappa a Napoli per incontrare il presidente, poi insieme a lui è arrivato a Benevento per una visita alle strutture e per un primo contatto con la squadra e lo staff tecnico. Ha parlato a lungo con tutti e presto comincerà a tirare le prime somme insieme al patròn, che da parte sua ha deciso di presentare il manager alla stampa giovedì 25 alle 18,30 presso la “Sala Santamaria” dello stadio.
ALLENATORE. La prima scelta da fare per il nuovo direttore tecnico sarà quella dell'allenatore. La squadra andrà ricostruita anche tenendo conto delle indicazioni del nuovo trainer. Già in questi giorni all'ex empolese Carli sono stati avvicinati parecchi nomi (Aglietti, Lopez, Giampaolo), ma il tempo per fare la scelta migliore c'è e il manager toscano non andrà certo di fretta. Meriterà un grosso ringraziamento Andrea Agostinelli, che ha provato fino in ultimo a fare l'impresa, ma che quasi certamente terminerà la sua avventura al 30 giugno.
PRIME DECISIONI. La squadra nel frattempo continuerà ad allenarsi (sedute mattutine) agli ordini del tecnico anconetano fino a venerdì, ma già da oggi saranno esentati e possono tornare a casa i prestiti Leverbe, Jureskin, La Gumina, Pettinari e Simy e gli elementi a fine contratto Glik, Foulon, Vokic e Farias. Faranno eccezione il portiere Manfredini, da 4 stagioni in giallorosso, e i due giovani Sanogo (22) e Basit (24), nonostante il loro contratto in scadenza al 30 giugno, a cui evidentemente la società vuole proporre un rinnovo. Una soluzione che appare tutt'altro che scontata, invece, per il folto gruppo di giocatori contrattualizzati. Presto il neo direttore li incontrerà tutti per sondare il terreno e capire se la rifondazione potrà partire da alcuni di essi o è il caso di azzerare tutto.