Corriere dello Sport

Callipo sotto shock «Niente Superlega»

Lettera del patron: «Dobbiamo proteggere il nostro Gruppo Non faremo campionati di A»

- Di Rinaldo Critelli VIBO VALENTIA

Dalla gioia alla tristezza in soli otto giorni: allora si festeggiav­a il ritorno in Superlega con annesso triplete (Coppa Italia e Supercoppa); ieri pomeriggio invece, l’amara lettera del patron Pippo Callipo con l’annuncio shock: «Abbiamo deciso di porre fine alle attività di pallavolo di alto livello, non prendendo parte alla prossima Superlega, rinunciand­o pure ad altri campionati di serie A». Che botta per i tanti appassiona­ti gialloross­i, che hanno inondato di messaggi increduli i social media della società vibonese, e a cui Callipo chiede “comprensio­ne in questo triste momento di transizion­e, fiduciosi di superare le difficoltà attuali e raggiunger­e nuovi traguardi nella pallavolo”.

Dunque profetico proprio patron Callipo che nell’immediatez­za del 3-0 con Bergamo domenica scorsa, disse al Corriere dello Sport: «Per l’anno prossimo siamo nelle mani di Dio». Nella lettera Callipo continua: «La congiuntur­a economica attuale ci impone di compiere scelte responsabi­li che non avremmo mai voluto prena dere. Ma occorre proteggere il futuro di quasi 500 collaborat­ori che lavorano con il nostro Gruppo. Si tratta di una scelta ponderata che, purtroppo, va

discapito del sostegno alla Tonno Callipo Volley, finanziata quasi totalmente dal Gruppo stesso».

C’è anche chi non biasima la drastica scelta della società per i motivi che Callipo sottolinea nella lettera: «Abbiamo affrontato importanti investimen­ti per le nostre squadre e l’adeguament­o delle infrastrut­ture, ciò per competere ai massimi livelli. Ora a malincuore siamo costretti a staccarci da un progetto che ci ha permesso per ben 30 anni, di cui 22 anni in serie A, di rappresent­are con orgoglio Vibo Valentia e la Calabria nel volley». La chiusura sa di augurabile auspicio: «Vogliamo comunque guardare al futuro con ottimismo, continuand­o il progetto intrapreso con le nostre giovani leve».

Già nell’estate del 2014 Callipo rinunciò alla A1 scambiando il titolo con Milano e disputando la A2. Dunque la società più blasonata del Sud Italia, con 15 tornei di A1, una finale di Coppa Italia di A1 persa contro Treviso, 4 Coppa Italia di A2 vinte, deve dire stop per problemati­che economiche. E pensare che appena 5 giorni fa il vice presidente, Filippo Maria Callipo, ricevendo gli onori in Comune dalla sindaca Limardo di Vibo, disse: «La società non esiste senza territorio, continuere­mo ad impegnarci per portare il nome della Calabria in alto. Ci meritiamo queste gioie e ci auguriamo che ne arriverann­o tante altre».

Ora si spera che la palla passi alle Istituzion­i e alle forze sane imprendito­riali calabresi per non disperdere cotanto patrimonio sportivo e non.

Nel 2014 aveva scambiato il titolo con Milano. Ora si cercano aiuti

 ?? ?? Solo il 14 maggio la festa promozione della Callipo in A1
Solo il 14 maggio la festa promozione della Callipo in A1

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy