«Con Perugia a caccia di finali»
Lorenzetti convinto da Sirci «Grande occasione, organico fortissimo: darò il massimo»
«Non mi aspettavo la chiamata di Perugia. Ero convinto che sarei rimasto un anno a guardare i miei colleghi allenatori spartirsi trofei, poi però Gino Sirci si è mosso in prima persona e ho capito che non potevo rifiutare. Il patron ha cercato da subito di stabilire una connessione, cosa che a questi livelli non è mai scontata». Debita è la premessa, perché le parole di Angelo Lorenzetti non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Se nel suo futuro c’è la panchina della Sir Safety Susa Perugia, molto del merito è da attribuire all’opera di persuasione fatta da Sirci, uno che pure è già passato alla storia (il passato recente insegna) come il “mangia-allenatori” per eccellenza della Superlega. Una sfida che il neotecnico campione d’Italia ha voluto raccogliere, forse per dimostrare a tutti che certe missioni apparentemente “fuori portata” le sue spalle possono reggerle senza indugio. «Quella che mi è capitata tra le mani è una grossa occasione. Se sino ad oggi avevo avuto modo di conoscere Perugia solo da avversaria, ammetto che sono curioso di imparare a viverla dall’interno. Il valore della squadra è chiaro: parliamo di un organico fortissimo, con gente che ho già avuto modo di allenare (Giannelli, Solé e Colaci, ndc) e altri che ho imparato ad apprezzare. Servirà tempo per imparare a conoscersi meglio, ma ci metterò tutto l’impegno possibile e non darò nulla di scontato».
CACCIATORI DI FINALI.
Lorenzetti sbarca a Perugia con l’aria di chi spera di poter rappresentare l’uomo del destino dopo stagioni nelle quali il finale non è mai stato pari alle attese. Nel tritacarne di Sirci negli ultimi 5 anni sono finiti in successione Bernardi (l’unico ad aver portato lo scudetto in Umbria), Heynen, Grbic e Anastasi, ma la sensazione è che l’arrivo dell’ex tecnico dell’Itas rappresenti anche un messaggio forte e chiaro per i giocatori, considerando che il gruppo che lavorerà con il nuovo allenatore resterà lo stesso della stagione passata. I soli volti nuovi saranno quelli del tunisino Ben Tara (che sostituisce Rychlicki, promesso sposo di Trento), il libero Alessandro Toscani (che prende il posto di Piccinelli) e un centrale che dovrà rimpiazzare il partente Mengozzi, deciso a tornare a Ravenna in A2. Confermati tutti i big, soprattutto Leon a Semeniuk, chiamati a offrire un contributo ben differente rispetto a quello degli ultimi mesi. «Vorrei che la mia Perugia fosse una squadra votata all’attacco, aggressiva e sempre sul pezzo. Mi piace pensare che saremo cacciatori di finali: non avendo la vetrina europea, dovremo provare subito a ricercare l’eccellenza e garantirci quante più opportunità di alzare trofei nazionali».
«L’ho apprezzata da avversario adesso la vivrò dall’interno»