Allegri nel futuro giovedì col club il tema mercato
Il vertice era previsto dopo Udine ma potrebbe essere anticipato
Allegri non lascerà la Juve, lo aveva detto prima della sconfitta di Empoli: «Resto al 100%». E domenica sera, dopo il ko con il Milan che ha chiuso la rincorsa disperata alla Champions, si è già proiettato nel futuro parlando della stagione che verrà e degli obiettivi. «Non è tutto da buttare, c’è una buona base per il futuro», ha detto. Di quel futuro lui e la dirigenza bianconera potrebbero parlare già giovedì, anticipando di qualche giorno l’appuntamento previsto dopo la trasferta di Udine che chiuderà la stagione.
Il primo step per programmare la prossima stagione è l’allenatore. Allegri non ha alcuna intenzione di lasciare («Sarebbe da vigliacchi»), forte del contratto di due anni che lo blinda fino al 2025 a 7,5 milioni più bonus all’anno. «La Juve riparte da me? Assolutamente sì, a meno che la società non decida di cambiare, però io ho voglia ed entusiasmo», le sue parole sul tema.
Alla società, però, ha anche mandato altri segnali sulle strategie per ripartire. Piccolo compendio: «Per tornare a vincere l’anno prossimo manca ancora un po’»; «Se l'anno prossimo la Juve sarà fuori da tutto non si può tornare subito a vincere»; «Se avessi voluto vincere sarei andato da un’altra parte». Allegri infatti era ad un passo dal Real Madrid ma poi ha compiuto una scelta di cuore: «Potevo andare in squadre già pronte per vincere, ma sono tornato alla Juve perché sapevo che era più difficile farlo, quindi mi sarei messo in discussione. Con la proprietà ho un rapporto speciale, ero in debito verso di loro. È stata una sfida e le sfide vanno vinte». Partendo da un’altra certezza: «Non è tutto da buttare, c’è una buona base per il