Bologna e Thiago il giorno della verità
Oggi previsto l’incontro tra il presidente Saputo e l’allenatore: sul tavolo gli obiettivi da centrare Il tecnico, con un contratto fino al 2024, chiede alla società chiarezza sui programmi futuri legati al piano di rientro dal deficit
Il giorno della verità. A meno di cambiamenti di programma (fino a ieri sera non previsti) oggi Joey Saputo incontrerà Thiago Motta, ed è immaginabile che a questo vertice prenderanno parte anche l’amministratore delegato Claudio Fenucci, il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori e il direttore sportivo Marco Di Vaio. Ora, è vero che Thiago è legato al Bologna da un contratto che scadrà nel giugno del 2024, ma è altrettanto vero che ciò che ha sottolineato sabato nel corso della presentazione di Bologna-Napoli è stato molto significativo. In pratica, Thiago ha fatto legittimamente sapere quella che è la sua volontà di chiedere al presidente cosa intenda «per piano di rientro dal deficit» e poi che venga fatta una comunicazione condita di grande chiarezza e trasparenza sia interna, cioè nei confronti suoi e della squadra, che esterna, cioè nei confronti dei tifosi, non avendo dimenticato che nei giorni del suo sbarco a Casteldebole fu informato che l’obiettivo sarebbe stata la salvezza, quando nelle settimane passate invece c’è stato anche chi dentro la società ha dichiarato che questo Bologna aveva le potenzialità per lottare anche per l’ottavo posto. Creando, ecco il punto secondo Thiago, aspettative tali che una parte del popolo rossoblù ha finito per restare delusa dopo il pareggio al Dall’Ara contro la Roma.
MOTTA DALLA PARTE DEI TIFOSI.
Come andrà a finire questa storia lo sapremo nelle prossime ore, certo è che Thiago Motta è un uomo tutto di un pezzo e non accetta che nessuna mosca ronzi attorno al suo naso, e questo suo pensiero (meglio timore) dovrebbe essere apprezzato anche dai tifosi, che dopo aver goduto allo stadio come da anni non accadeva, anche per questa sua presa di posizione forte ora potrane no conoscere con i fatti e non solo a parole quelli che sono i piani e i programmi della proprietà per quanto riguarda la costruzione del Bologna di domani. Perché non dirlo, dovunque avrebbero apprezzato il desiderio di chiarezza di Thiago, sapendo che è uno dei primi passi per un eventuale salto di qualità, ma a Bologna no, da ieri è partita la solita «contro-aerea» che ha attaccato Motta ritenendo che abbia disturbato i manovratori. Che per qualcuno non andrebbero nemmeno sfiorati con una carezza, anche quando sbagliano. Domanda: se Thiago può aver preso la palla al balzo, rendendosi conto di avere estimatori sia in Italia che in Francia? Sarebbe come fare il processo alle intenzioni noi non vogliamo farlo, poi il tempo è galantuomo, basta solo aspettare qualche giorno o magari anche solo qualche ora per conoscere la verità.
COSA PREVEDE IL PIANO DI RIENTRO.
Comunque, fate attenzione: anche se i temi sono inevitabilmente legati, da una parte c’è in ballo il rapporto tra il Bologna e Motta e da un’altra quella che è l’intenzione di Saputo di rientrare attraverso il mercato per migliorare il bilancio. Come? Facile: tirando su dalle cessioni una trentina di milioni (ma c’è chi assicura che i numeri siano più alti), tenendo presente come nell’estate passata ne arrivarono 50 tra Hickey, Svanberg e Theate. Certo, il rischio che il Bologna debba perdere anche un big c’è, oltre a quelli che sono i punti interrogativi attuali relativi ai rinnovi di Dominguez e Orsolini e alla posizione di Arnautovic. E ciò non inquieta solo la grande parte buona dei tifosi rossoblù, ma anche lo stesso Thiago Motta, consapevole com’è che sia fondamentale cambiare poco se vuoi dare seguito (con i fatti, appunto) a un percorso di crescita.
La proprietà vuole prima realizzare dalle cessioni dai 30 ai 40 milioni
I pezzi pregiati possono finire sul mercato a discapito della crescita