Corriere dello Sport

Pecchia sereno «Parma, gioca come sai fare»

- Di Paolo Grossi PARMA

Fabio Pecchia non è un allenatore emergente ma nemmeno un «boss» della panchina come Claudio Ranieri. E’ un tecnico già navigato anche grazie alle esperienze internazio­nali vissute al fianco di Benitez e soprattutt­o alle positive esperienza con Verona e Cremonese (promozione diretta in A) e Juventus Under 23 (Coppa Italia di C). Se dunque nella rosa crociata i soli Buffon e Vazquez sono abituati a vigilie tese come quella di una sfida di playoff, il tecnico ha però già nel suo bagaglio emozioni e sensazioni che possono tornare utili in frangenti come questi. «Un aspetto che mi rende felice e orgoglioso - ha detto ieri è che gli ultimi 2 anni per tutto l’ambiente, Parma, la gente che lavora intorno ai ragazzi e al club, la dirigenza e il presidente sono stati molto complicati, e vivere questo finale di stagione con un ritrovato entusiasmo mi fa grande piacere. Poi però dobbiamo pensare che siamo la squadra più giovane di B e affrontiam­o un gruppo di giocatori e un allenatore molto esperti. E allora dobbiamo fare della gioventù una virtù, con lucidità e creatività».

SOSTA REBUS. Il Parma ha vissuto un finale di stagione eccezional­e, con 6 vittorie nelle ultime 8 giornate. Non sarà che la sosta in cui ha fatto da spettatore al preliminar­e possa aver spezzato l’incantesim­o? «Questa sosta non è stata così lunga da rompere il ritmo e l’equilibrio. Per noi è stato importante riprendere il lavoro per qualche giocatore e ricaricare le energie. C’è stata una settimana per lavorare, ma non tanto lunga da poter incidere negativame­nte. Conosciamo il Cagliari, lo abbiamo in

contrato con due tecnici diversi e la gara di ritorno in campionato può essere molto più indicativa, ma ci vuole la voglia di giocare dell’andata. Deve essere riproposta con determinaz­ione, affrontiam­o una squadra forte, esperta. E’ agli antipodi del Parma come struttura. Noi dobbiamo riproporre la voglia di giocare e di fare le nostre cose». Il tecnico crociato lancia un messaggio preciso: «Azzeriamo tutto quello che è stato finora. Il nostro è stato un bel percorso, una crescita bella per tanti ragazzi. C’è stata applicazio­ne. E ora arriviamo ad affrontare la partita più importante. Zero calcoli. Vale 3 punti e tutto il resto è la capacità di mettere da parte i 10 mesi precedenti affrontand­ola con serenità».

AVVERSARI.

Se potesse togliere un giocatore agli avversari «sarebbe facile dire Lapadula, ma poi c’è Pavoletti. Voglio solo vedere il mio Parma e la mia squadra, questo è l’obiettivo». Pochi in dubbi in formazione: la possibile presenza di Pavoletti suggerisce le due torri Osorio e Cobbaut in difesa mentre davanti Man, Benedyczak e Zanimacchi­a si contendono due posti.

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Fabio Pecchia, 49 anni

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