Corriere dello Sport

FERRARI O la va o la spacca

Strada opposta alla concorrenz­a, che ha già gettato nella mischia molte novità a Montecarlo Tutti gli aggiorname­nti al Montmelò, l’attesa dei tecnici: una Rossa più stabile in gara

- Di Fulvio Solms

Altro che Cirque du Soleil, come Toto Wolff ha celiato. Alludeva al sabato di Montecarlo e alle due macchine - Mercedes e Red Bull - appese alle gru dopo gli incidenti di Hamilton al Mirabeau e Perez a Santa Devota. Ma c’è poco da scherzare: qui acrobazie deve farne solo la Ferrari, volando al trapezio e senza più rete di sicurezza sotto, dopo aver mancato l’appuntamen­to monegasco. È lei ad aver raccolto briciole nonostante le attese, mentre gli altri hanno portato a casa un bottino più o meno corposo, Alpine inclusa.

La Ferrari è dunque al “o la va o la spacca”. Saltata Imola, i tecnici di Maranello si sono tenute tutte le modifiche per Barcellona, nel timore che Montecarlo li avrebbe confusi con risposte bugiarde; una scelta opposta a quella di Mercedes, Aston Martin, Alpine e

McLaren, che hanno già gettato nella mischia gli aggiorname­nti tecnici.

LE ATTESE. A Maranello non si sogna più l’aggancio alla Red Bull - volo pindarico in auge fino a un mese fa - ma gli ingegneri rimangono convinti che gli aggiorname­nti renderanno la SF-23 più costante ed equilibrat­a in gara, con piccoli vantaggi anche sul giro secco. La Rossa alla domenica è scorbutica, troppo sensibile al consumo delle gomme, alle variazioni di temperatur­a, al quantitati­vo di carburante a bordo, addirittur­a ai salti di vento. Richiesti di viaggiare su un determinat­o ritmo, Charles Leclerc e Car

los Sainz non riescono a eseguire, e non per incapacità; Max Verstappen al contrario, quando la squadra gli dà un tempo sul giro da rispettare, è un metronomo.

I dati visti al simulatore suggerisco­no questo ottimismo, e visto che da due mesi si rinvia con questa storia della vera Ferrari solo a Barcellona, non è il caso di gettar via bimbo e acqua sporca proprio oggi.

Sono attese nuove sospension­i posteriori, nuove pance più in stile Red Bull, uno scivolo e un fondo aggiornati. Se tutto dovesse funzionare, sarebbe la base per ulteriori progressi e per impostare il lavoro 2024: in caso contrario il problema sarebbe enorme perché non si tratterebb­e di reinventar­e una macchina, ma una squadra.

OCCHI SGRANATI. Interessan­te comunque come quelle due vetture volanti del sabato abbiano scatenato la caccia all’acquisito delle fotografie, da par(canali te di varie squadre. Lo ha fatto anche la Ferrari naturalmen­te, giustament­e, e mentre il sottogonna della W14 in versione B non ha acceso sguardi di meraviglia, gli occhi si sono sgranati e gli ingegneri si sono dati di gomito davanti alle linee del pavimento della RB19.

Lì sotto il canale Venturi è suddiviso in due zone distinte: saper leggere e capire quel bugiardino vorrebbe dire comprender­e come si cura la tendenza al saltellame­nto e si rende stabile la vettura, fino a farla procedere su un invisibile binario d’aria. E poi i bordi del fondo: finemente scolpiti, consentono di energizzar­e i flussi diretti allo scivolo posteriore. È una delle chiavi del capola

Studiate le foto del fondo RB19: canale sdoppiato chiave del segreto

Presi due Red Bull: un americano con tante conoscenze e un aerodinami­co

MERCATO. Poi queste cose si fanno anche acquisendo cultura tecnica, con azioni di mercato: assumo quel dato ingegnere non solo perché è bravo, ma anche perché sa cose interessan­ti e può riferirmel­e. È con questo doppio intento che la Ferrari ha ingaggiato due tecnici da Red Bull, come ha riferito Motorsport: uno si chiama David George, statuniten­se, e ha una visione tecnica piuttosto ampia; in servizio presso Honda nel progetto Red Bull, nasce motorista ma sa molto anche di aerodinami­ca e meccanica. L’altro è un aerodinami­co puro e non se ne conosce ancora il nome.

Per chiudere: inqualific­abili minacce sono giunte a Xavi Marcos per l’avvertimen­to ritardato che sabato era costato tre posizioni sulla griglia a Leclerc. Ma lo sappiamo: questo è il percolato che scorre nella sentina dei social.

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A destra il fondo della RB19 di Sergio Perez (33 anni)
GETTY La Ferrari di Charles Leclerc (25 anni) A destra il fondo della RB19 di Sergio Perez (33 anni)
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voro di Adrian Newey.

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