Mourinho sceglie il 3-5-2 e prepara la sorpresa Dybala
collasso, contro Mou non ha mai vinto. Ma all’epoca lui allenava l’Osasuna e Mourinho il Real Madrid. Stavolta è un’altra cosa.
GLI INCROCI. Sarà un’altra partita anche rispetto al testa a testa di Duisburg, nel 2020, quando la Roma di Fonseca si squagliò per manifesta inferiorità senza Smalling e Pellegrini. La presenza di Dybala, che sia undicesimo o dodicesimo uomo, è un elemento confortante. E Mourinho spera che il fattore campo, questa suggestiva Arena dedicata a Ferenc Puskas, gli sorrida ancora: qui ha già vinto con il Manchester United mentre il Siviglia vi ha perso una Supercoppa Europea, sempre tre anni fa. Tra l’altro Mou ha vinto il suo primo titolo internazionale, esattamente vent’anni fa con il Porto, proprio a Siviglia, che come città ha rappresentato un trampolino di lancio. Una cosa è certa: si affrontano un allenatore e un club che hanno sempre vinto le finali di coppa. Cinque su cinque Mourinho, sei su sei il Siviglia. Una delle due serie immacolate dovrà per forza terminare. Coraggio allora, Roma. Giochi per te, per la tua gente, e anche per il calcio italiano, alla prima delle tre finali di una stagione che può diventare incredibile. Non abbiamo mai vinto l’Europa League nuova formula, snobbandola anzi colpevolmente negli ultimi lustri, e aspettiamo di sollevare la Coppa Uefa addirittura dal secolo scorso, quando ci riuscì il Parma di Malesani. Era il 1999. Non esisteva l’euro, non esistevano i social. Ma dal punto di vista calcistico non esisteva nemmeno Mourinho.