Corriere dello Sport

Siviglia alla settima «È una religione»

La squadra spagnola è una specialist­a di questo trofeo Il presidente Castro: «Eliminate United e Juve, vinciamo per Rico» Mendilibar: «Giochiamo sereni»

- Di Jacopo Aliprandi INVIATO A BUDAPEST

Lo scherzo del destino è che Siviglia-Roma è anche la partita con i due allenatori che non sono certi del proprio futuro. Da una parte Mou, e sappiamo la situazione, dall’altra José Luis Mendilibar, il tecnico dei miracoli nella squadra andalusa che è riuscito a risollevar­la in campionato e a portarla a giocare la loro settimana finale di Europa League. Il suo contratto scadrà a fine stagione, poi dovrà negoziare col Siviglia un eventuale rinnovo. Anche per questo vuole vincere il suo trofeo, per continuare la tradizione andalusa nella vittoria dell’Europa League e meritarsi un rinnovo che varrebbe quasi quanto un altro trofeo: «La storia non mente, negli ultimi vent’anni il Siviglia è stata la migliore squadra in questa competizio­ne. I trofei stanno in bacheca: la gente non si accontenta delle buone prestazion­i, ma vuole l'Europa League. Abbiamo fatto bene nel percorso del torneo, domani giocheremo contro una squadra diversa. Sono convinto di poter fare una buona prova». Ecco, Mendilibar ha le idee chiare sulla formazione e sull’approccio della sua squadra alla partita. Una Roma da affrontare giocando sempre il solito calcio e non adattandos­i alla tattica di Mou: «Non si fanno problemi a difendersi, mentre noi vogliamo attaccare. Sanno giocare in entrambe le metà campo. La Roma è ostica. Non è una squadra nervosa con il passare dei minuti. Noi dovremo essere tranquilli e giocare come sempre. Senza perdere il possesso palla potremmo avere delle chances per vincere la partita». La brutta notizia arriva all’ultima ora: Badè si è fatto male nella rifinitura, al suo posto provato Marcao.

RAKITIC E NAVAS. “Nessuno la vuole quanto noi”. Questo è lo slogan del Siviglia sull’Europa League, questo è quello che vogliono i tifosi e il club che sentono propria la coppa e che nelle ultime ore stanno probabilme­nte anche vivendo un eccesso di sicurezza sulla partita di stasera: «Se siamo qui è perché lo meritiamo, nessuno ti regala niente nel calcio - le parole di Rakitic -. Se vogliamo vincere la coppa dobbiamo cercarla, serve la prestazion­e perfetta. Chiarament­e qualcuno ha creato questo slogan, ma questo non conta niente, non incide sul nostro entusiasmo. Noi siamo felici già da ora e dobbiamo dimostrarl­o in campo». Ne è convinto anche Jesus Navas, sedici anni al Siviglia, vera bandiera del club andaluso con cui ha vinto tre Europa League e una Supercoppa europea: «Bisogna essere pazienti, i gialloross­i loro sono solidi dietro e dobbiamo aspettare per colpirli al momento giusto. Ci vuole tanta intensità e la squadre deve essere pronta dal punto di vista mentale. Sappiamo quanto sia forte la Roma, saranno molto solidi dietro dovremo essere pazienti per cercare di approfitta­rne durante la partita».

CARICA CASTRO.

Attenzione all’avversaria, e parole anche caute prima della partita. Rispetto per la Roma, ma anche tanta voglia di vincere il trofeo anche per il presidente del Siviglia José Castro: «Dopo un anno così difficile e complicato che abbiamo avuto, la realtà è che in due mesi abbiamo ribaltato le cose, abbiamo ribaltato la situazione della squadra, allenatore ed entità. Abbiamo la possibilit­à di giocare la settima finale di Europa League. Magari un altro club l’avrebbe buttata via ma noi no, questa competizio­ne per noi è religione: abbiamo continuato a provarci e abbiamo eliminato due grandi squadre e poi altre due potenziali aspiranti al titolo come United e Juventus». Una vittoria per la storia, ma anche per Sergio Rico, in condizioni ancora critiche: «Ero con la sua famiglia in ospedale, è uno dei nostri e col passare delle ore non sembra peggiorare. Speriamo vada tutto bene e possiamo vincere domani per dedicargli la vittoria».

Navas: «Servirà tanta intensità per colpire i gialloross­i»

Rakitic:«Siamo qui con merito adesso serve una partita perfetta»

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ANSA L’allenatore del Siviglia, Mendilibar, 62 anni, il terzo quest’anno per il club

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