Corriere dello Sport

Egonu: A Milano per lo scudetto e per la moda

L’azzurra è la nuova stella del Vero Volley «Più emozionata di quando sono andata a Sanremo. L’esperienza in Turchia mi ha maturata molto»

- Di Giorgio Coluccia MILANO

La fame di una campioness­a insaziabil­e scandisce l’inizio di una nuova epoca. Nemmeno due settimane dopo il suo terzo trionfo in Champions League, Paola Egonu sbarca a Milano con la sola e unica missione che conosce: vincere ancora per chiudere un cerchio, visto che proprio qui, esattament­e dieci anni fa, la fuoriclass­e azzurra dava una svolta alla propria carriera con le selezioni del Club Italia al Centro Pavesi, prima di sbarcare sulle piazze più importanti del palcosceni­co internazio­nale.

Indiscutib­ilmente ieri è stata lei la star dell’evento di presentazi­one dei roster maschili e femminili del Vero Volley, con la presidente Alessandra Marzari a fare gli onori di casa dopo aver riportato in Italia la giocatrice simbolo del movimento azzurro. Adesso il sogno è quello di dare (per la prima volta nella storia) lo scudetto a Milano, magari facendo valere il fattore campo visto che la maggior parte delle partite verranno disputate presso l’Allianz Cloud.

NUOVA REALTÁ. «Assieme possiamo fare grandi cose - ha esordito Egonu, visibilmen­te emozionata -. Ho sfidato Milano più volte negli ultimi anni e ho potuto seguire la crescita costante di una realtà seria e radicata sul territorio. Non vedo l’ora di cominciare, per me è come un ritorno a casa. Finalmente potrò anche seguire più da vicino il mondo della moda e delle sfilate, di cui sono una grande appassiona­ta».

La campioness­a si è già calata nella realtà milanese, lunedì sera era al Forum di Assago per Milano-Sassari di basket, e in vista dell’esordio ufficiale ammette di essere «più emozionata di quando sono andata a Sanremo».

Tornerà in Nazionale in uno dei prossimi ritiri, ma per vederla all’opera in campo bisognerà aspettare gli Europei di agosto e, come confermato dalla diretta interessat­a, difficilme­nte giocherà in Nations League. La presidente Marzari - che si coccola il terzetto d’oro Egonu, Sylla e Orro - punta forte sull’alchimia di un gruppo ricco di talento: «I grandi nomi possono avvicinare ancora più giovani al mondo della pallavolo. Dietro alla competizio­ne sportiva c’è il divertimen­to, chi mi conosce sa della mia severità, ma sono sempre disposta ad aiutare i miei atleti».

ADDIO MALUMORI. Quei 40 punti a Torino, con la maglia del Vakifbank nella finale di Champions League, sono stati l’ultimo atto prima del definitivo ritorno in Italia. I malumori e le polemiche per quanto accaduto in Nazionale sono svaniti, come confermato da Egonu: «Non ho pensato a quanto lasciavo in Italia. Sono andata in Turchia per uscire dalla comfort zone e sono fiera di aver avuto il coraggio di vivere questa esperienza all’estero. Mi sento più matura sotto tutti gli aspetti, lavorando con uno staff preparato come quello di Giovanni Guidetti mi sono accorta dei miei margini di migliorame­nto. Torno in Italia con la voglia di continuare a vincere».

800.

Con il Vero Volley Egonu ha firmato un’intesa da quasi 800 mila euro più premi e bonus, ma nel suo nuovo impegno rientra anche quello a favore dei più giovani, visto che nel Consorzio ci sono 1500 ragazzi e quasi 2000 bambini del progetto scuole. «Con i bambini ho un rapporto speciale, mi colpiscono al cuore - conclude Egonu -. Voglio fare tanto con questa società anche da questo punto di vista, contro ogni tipo di abuso e alzando l’attenzione attorno alla mondo della pallavolo».

Lavorerà anche con i bambini: «Sanno colpirmi al cuore»

ci come Giovanni, profession­e parcheggia­tore») che, con l’ufficializ­zazione di ieri, cambia la denominazi­one della squadra gialloblù.

Per Verona Volley è un nuovo anno zero, dopo la fondazione nell’estate del 2021, perché un nome di caratura mondiale come Giovanni Rana cambia le carte in tavola, in termini di ambizioni e di possibilit­à. Anche se non da subito. «L’accordo è arrivato in corsa, ma questo incide poco sulla costruzion­e della prossima stagione. I nostri progetti tecnici non mutano in modo radicale, la nostra rimane una visione progettual­e. Poi, dalla stagione 2024-2025, si potranno fare ragionamen­ti più costruttiv­i» commenta il presidente gialloblù Stefano Fanini.

L’obiettivo del club è di una futuribili­tà dell’accordo, rispetto ai tre anni, con alcuni punti fermi come la valorizzaz­ione del progetto giovanile, la scommessa aperta sui giovani talenti e il coinvolgim­ento sempre maggiore di uno dei pubblici più consistent­i della SuperLega. «Come famiglia, abbiamo deciso di unirci a un’altra famiglia, quella del Verona Volley. Una scelta logica: ci interessa una comunicazi­one nuova, volta ai giovani, e ci siamo innamorati del progetto e delle persone che ci sono dietro» commenta Giovanni Rana jr.

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GALBIATI, LAPRESSE Paola Egonu, 24 anni, alla presentazi­one del Vero Volley A destra, dall’alto, con Thomas Beretta della squadra maschile, con la presidente­ssa Marzari e in un momento dell’evento

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