Peugeot XP400, molto più di uno scooter urbano
Per il commuter qualità e prestazioni da adventure e due versioni
Nel corso della sua storia a “due ruote”, la Peugeot si è concentrata soprattutto sulla produzione di veicoli per la mobilità urbana. Con l’XP400 per certi versi si volta pagina: si presenta infatti come uno scooter “adventure” e promette qualità e prestazioni. Il motore è un’unità monocilindrica di 400 cc capace di 36 CV a 8.150 giri e 38,1 Nm, un valore significativo per la categoria, che gli consente di raggiungere i 137 km/h. È assistito da un controllo di trazione a due livelli, regolabile da una strumentazione TFT a colori (che può collegarsi allo smartphone tramite Bluetooth). Il telaio è in tubi di acciaio di sezione quadra e tonda, particolarmente robusto per sopportare anche le uscite in off-road. A tal proposito, le sospensioni hanno la corsa lunga: 140 mm la forcella Kayaba a steli rovesciati montata su doppia piastra, 130 mm il mono, messo in posizione orizzontale. Collega forcellone e telaio attraverso un particolare schema a triangolo, che conferisce un’alta progressività di risposta. I cerchi hanno un diametro di 15 pollici (al posteriore) e 17.
ALLURE E GT. Due le versioni: Allure e GT. La prima, la più stradale, monta i cerchi in lega. La seconda strizza l’occhio al fuoristrada, adottando cerchi a raggi. Entrambi sfruttano pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR in misura 110/70 e 160/60, mentre i freni prevedono all’avantreno un doppio disco di 295 mm lavorato da pinze radiali. Per quanto riguarda il prezzo, si parte da 7.999 euro per la versione Allure, 8.499 euro invece la GT. Non sono pochi, ma considerato quanto offerto… possiamo definirla una richiesta ragionevole. Volendo si possono aggiungere accessori come il tris di valigie o le barre di protezione. Nell’alle
stimento non mancano il vano sottosella per un casco integrale e la presa USB.
ALLA GUIDA. In sella, si nota subito il baricentro più alto rispetto ai classici scooter da città: l’XP400 offre immediatamente un feeling più sportivo. Anche la posizione di guida non è quella tipica dei mezzi urbani. Ci si trova sopra, non dentro, con il busto piuttosto eretto per via del manubrio alto e largo. Ottima la protezione dall’aria: ai più alti rimane fuori solo parte del casco. Ritrovandosi più in alto e col busto eretto, si guida quasi come una moto, anche perché è lungo e piuttosto pesante. Questo significa due cose: primo, in città non è sicuramente il più agile (anche se l’angolo di sterzo è davvero notevole). Secondo, quando si tratta di guidare, l’XP400 non ha molti rivali. La stabilità in piega è al limite del sorprendente: si può piegare forte anche sui curvoni ad alta velocità, anche con asfalto non perfetto, sicuri che l’assetto non verrà compromesso. Eccellente il lavoro delle sospensioni, della forcella ma soprattutto del mono, che grazie al suo particolare schema a triangolo riesce a non mettere in crisi il telaio (comportamento tipico degli scooter nei tratti più veloci, come i curvoni delle tangenziali). La ciclistica comprende anche degli ottimi freni, potenti e abbastanza modulabili (tra l’altro, hanno leve regolabili nella distanza).
Allure è la variante stradale, mentre GT strizza l’occhio al fuoristrada
MOTORE. Dal motore invece ci si potrebbe aspettare di più: presentato come il riferimento di prestazioni nella sua categoria, all’atto pratico manca un po’ di coppia, soprattutto nelle accelerazioni da fermo, quelle tipiche da città nelle ripartenze dai semafori. Questo comportamento è dovuto alla taratura del variatore automatico della trasmissione, piuttosto sornione e conservativo, anche per la destinazione off del veicolo. Tecnologico e ben fatto, l’XP400 è una proposta originale e fuori dal coro. Qualcuno prima di lui ha tracciato il sentiero degli scooter adventure, ma i francesi hanno saputo interpretare il concetto in maniera originale.