Mignani «Il pari doveva arrivare prima»
La carica dell’allenatore biancorosso in vista della gara di ritorno «Al San Nicola daremo tutto per centrare quella che sarà un’impresa. Ho chiesto ad Antenucci se se la sentiva sul rigore e mi ha detto di sì»
Una notte da impazzire. Con un Bari così non è più proibito sognare. Lo gridano e ci pensano tutti. Evviva Mirco Antenucci rigorista super che riacciuffa il Cagliari allo spasimo, proprio come in campionato. Mignani il suo Bari lo immaginava proprio cosi. «Le fianali si giocano sul filo del rasoio - ha spiegato il tecnico biancorosso - abbiamo sfidato una squadra allenata da un allenatore molto esperto. Abbiamo avuto il merito di rimontare, pareggio che forse avremmo meritato un po' prima. Domenica giochiamo in casa e dobbiamo cercare di chiudere il discorso».
BRIVIDI E PARI. «Abbiamo patito la fisicità del Cagliari, sono partiti fortissimo come ci aspettavamo, nel primo tempo siamo stati troppo lunghi sulla loro costruzione. Già a fine primo tempo e per tutto il secondo tempo abbiamo creato e abbiamo meritato il pareggio. Secondo me non abbiamo sbagliato l'approccio, ma il Cagliari ha inizialmente avuto maggiore fisicità rispetto a noi, poi siamo cresciuti e abbiamo fatto meglio del Cagliari. Mancano 90', i ragazzi daranno tutto per centrare quella che secondo me sarebbe un'impresa. Antenucci? Gli ho chiesto se volesse battere il rigore, mi ha detto di sì ed è andata bene. Cheddira? I rigori si possono sbagliare, se siamo qui gran parte del merito è suo».
Febbre serie A, la festa è pronta. La marea biancorossa domenica tornerà a invadere il San Nicola. Una notte per farsi grande, ticket sold out con sei giorni d’anticipo alla velocità di circa 400 biglietti al minuto, l’Astronave chiusa a 60mila spettatori. Battuto il precedente record che già gli apparteneva stabilito venerdì scorso nella semifinale col Sudtirol con 51.621 presenze. La partita più vista nella storia della serie B. Adesso nel mirino c’è Napoli-Lecce, del 3 giugno 2007 con 59.406 spettatori al San Paolo.
PIENO DELLA SUA GENTE.
Numeri incredibili per un torneo cadetti. Una passione senza limiti che ha visto il club biancorosso tagliare il traguardo di mezzo milione di spettatori avendo chiuso la regular season con 457.146 presenze, ottava piazza del calcio italiano per presenze complessive, preceduto in cadetteria solo dal Genoa che ha chiuso la stagione con 492.862 spettatori. Il Bari è pieno della sua gente che si sta giocando con Cagliari la finale per la promozione in serie A.
Il presidente Luigi De Laurentiis, alla sua prima stagione di B dopo lo sbarco di cinque anni fa quando raccolse il Bari dai dilettanti, può essere legittimamente fiero di questo traguardo per certi versi nemmeno messo in preventivo all’inizio della stagione quando si puntava a mantenere la categoria. Ma poi di partita in partita la serie A è diventata l’obiettivo fondamentale per la proprietà che poi dovrà necessariamente preoccuparsi di passare la mano non potendo i De Laurentiis avere due società nel massimo campionato.
UNA CITTÀ IMBANDIERATA.
Ieri sera erano in quattromila al San Nicola per seguire la prima partita di finale Curva Nord dai ai tre maxischermi posizionati sulla pista di atletica. Grande la gioia di vivere tutti insieme questi indimenticabili momenti, cantare, potersi liberare all’urlo davanti a un gol dei propri beniamini. Una città in festa, bandiere ai balconi, stendardi, sciarpe e cappellini.