Corriere dello Sport

Primavera, Aquilani tra scudetto e futuro

- Di Andrea Giannattas­io FIRENZE |

La sua prima coppa con la Primavera è arrivata proprio al Mapei Stadium nell’agosto 2020 all’esordio sulla panchina dei baby viola, al termine della brutta parentesi in Under-18 e del periodo di apprendist­ato in prima squadra nello staff di Iachini. Dopo tre anni, otto finali disputate (nove con quella di oggi) e - per ora - cinque trofei vinti (tre Coppe Italia e due Supercoppe) si chiuderà probabilme­nte questa sera a Reggio Emilia l’avventura di Alberto Aquilani sulla panchina più prestigios­a del settore giovanile viola. Ad attenderlo - nonostante un contratto che lo lega al club di Commisso fino al 2024 - ci sarà nel giro di non molto un’avventura tra i profession­isti. Se sarà a Firenze nel solco del post-Italiano, come in città si è già iniziato a sussurrare, oppure altrove (il Sassuolo, in caso di creazione della squadra B, ha pensato di affidare al Principino la panchina della sua Next-gen) non è ancora dato saperlo.

OCCHI APERTI. Quel che è certo è che saranno tanti gli addetti ai lavori che questa sera (ore 20.30, diretta tv su Sportitali­a) seguiranno la finale scudetto del campionato Primavera tra il Lecce, che ha terminato la regular season al primo posto e in semifinale ha estromesso il Sassuolo, e la Fiorentina che dopo il trionfo di Monza sull’Inter in Supercoppa e il ko nell’ultimo atto della Coppa Italia con la Roma si appresta a disputare la sua terza finale del 2023 (i baby viola, terzi in graduatori­a, hanno eliminato i gialloross­i e il Toro). Tra gli spettatori più interessat­i al match ci sarà anche Rocco Commisso, il quale non ha mai nascosto la sua stima nei confronti di un tecnico che la Fiorentina ha iniziato a costruire in casa propria dall’estate 2019, sperando di vederlo un giorno sulla panchina della prima squadra.

IDEE DIVERSE. Se questa ipotesi potrà diventare realtà lo si capirà nel giro di poco. Nel frattempo l’obiettivo di Aquilani è quello di riportare a Firenze un titolo che manca da 40 anni (l’ultimo scudetto Primavera è datato 1983) e di proiettars­i nel calcio dei grandi lasciando in dote ai tifosi l’unico trofeo della categoria che ancora gli manca. Dando, al contempo, risalto alla filosofia del made in Italy messa in atto dal club viola nel suo vivaio (la rosa dell’Under 19 della Fiorentina ha solo 4 stranieri su 28 giocatori contro i 20 su 26 tesserati del Lecce).

PRIMA GIOIA. I viola dovranno vedersela con la schiaccias­assi costruita da Pantaleo Corvino (che per centrare il 14° titolo giovanile da dirigente ha irrobustit­o dall'estate scorsa la sua Primavera con dieci acquisti) e dal tecnico specialist­a del settore Federico Coppitelli, che punta al primo trofeo in Salento dopo i successi con l’Under-17 della Roma e l’Under-19 del Torino.

Contro il Lecce cerca l’unico trofeo che gli manca. Poi il probabile salto

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LAPRESSE Aquilani, 39 anni

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