Kean, con l’azzurro non c’è mai pace
Mercoledì ha lasciato l’U.21. Per la Juve non è infortunato L’attaccante si sfoga sui social e nega la carenza di motivazioni «Solo fake news, non cominciate»
«Fake news». Non ci sta, Moise Kean, e respinge al mittente i rumors sulle ragioni del suo addio al ritiro pre-Europeo dell’Under 21 che raccontano di scarse motivazioni da parte dell’attaccante della Juventus. «Fake news». Due parole chiare, postate in una storia su Instagram. Nulla di vero, secondo il bomber, che non trova pace quando si avvicina alla maglia azzurra. Nella sua giovane carriera, infatti, si contano i comportamenti non esemplari che avevano portato a provvedimenti disciplinari all’epoca dell’Under 19, allenata dallo stesso Paolo Nicolato che è l’attuale Commissario tecnico degli azzurrini, e dell’Under 21 guidata da Gigi Di Biagio. Ultimo episodio, il taglio inatteso alla vigilia di Euro 2020 da parte del Ct Roberto Mancini. Proprio Nicolato gli aveva appena dato l’ennesima chance di riscatto e di tornare protagonista nell’Europeo che si apre tra meno di due settimane: il Ct aveva deciso di inserirlo tra i 29 convocati per lo stage di Tirrenia, gruppo dal quale uscirà il contingente dei 23 calciatori per il torneo continentale. Kean era una delle punte di diamante insieme agli altri big, Tonali e Scalvini. Ma se il rossonero e l’atalantino sono regolarmente al lavoro con i compagni, per Moise le cose sono andate diversamente.
INDISPONIBILITÀ. La sua permanenza in ritiro è stata brevissima, giusto il tempo per un colloquio con l’allenatore e salutare. «Indisponibilità» la spiegazione ufficiale di una situazione che ha spiazzato tutti in Nazionale. Posto che non si tratta di infortunio, anche perché la Juve, il suo club, non lo attende per quelle visite mediche che sarebbero la normalità in caso di un problema fisico, resta da capire che cosa abbia determinato questa «indisponibilità». Si racconta che il ragazzo non fosse adeguatamente focalizzato sul portare avanti la missione Europeo, che non ci fosse lo spirito necessario per affrontare con successo questa avventura. E invece nulla.
FUTURO. Di riflesso non è certo una buona notizia per la Juve, che avrebbe potuto beneficiare di un rilancio in azzurro del suo giovane attaccante per il quale ha già investito 35 milioni (7 per il prestito biennale e 28 per l’obbligo di riscatto dall’Everton) senza poter godere del salto di qualità definitivo del giocatore, che si mantiene sempre su un rendimento altalenante - 8 gol in 40 presenze in stagione -, e non riesce a trovare la continuità richiesta. Eppure, con Vlahovic sul mercato, Chiesa in dubbio e Milik con il riscatto congelato, Kean è al momento l’unica certezza dell’attacco del futuro, a meno di colpi di scena del mercato. Quale Moise si presenterà in ritiro il 10 luglio?