Corriere dello Sport

Moneyball Il Milan fa mercato

Dopo il divorzio da Maldini Cardinale si ispira a un film Database, algoritmi e lavoro sul campo: ecco come la società andrà a caccia dei suoi rinforzi

- di Antonio Vitiello

Il cambio epocale al Milan attuato con l’allontanam­ento di Paolo Maldini da direttore tecnico del club, porterà inevitabil­mente ad una metamorfos­i rilevante nel modo di fare calciomerc­ato. Il nuovo corso americano del Milan farà molto più affidament­o all’utilizzo dei numeri e dei dati, e ci sarà un maggiore coinvolgim­ento di tutto il reparto scout. Le strategie del mercato sono state affidate all’amministra­tore delegato Giorgio Furlani, che coordinerà anche l’area sportiva, avrà più peso e consideraz­ione il capo degli osservator­i Geoffrey Moncada, così come Stefano Pioli. Sarà però un lavoro collegiale e tutte le scelte del club saranno prese insieme, da un team di lavoro.

L’USO DEI DATI.

La grande rivoluzion­e del Milan comincerà dalla tecnologia e dall’uso degli algoritmi per l’individuaz­ione dei giocatori più adatti al progetto rossonero. Il club in questi mesi ha creato due aree fondamenta­li per il calciomerc­ato che vanno avanti in sinergia, ossia l'area scouting e l'area dati. Da oggi al Milan questa metodologi­a sarà ancora più evidente, poiché già utilizzata e testata in altri club come il Tolosa o in società sportive negli Stati Uniti. Moncada e lo staff di analisti messo a disposizio­ne da Redbird andrà a creare un mix tra lavoro sul campo, dunque trasferte e lunghi viaggi per vedere dal vivo i giocatori, e l’ausilio di statistich­e, dati, video e algoritmi con speciali software. La tecnologia in soccorso dell’esperienza umana. Proprio come nel famoso film Moneyball, una metodologi­a basata sugli algoritmi ma invece di essere applicata al baseball la si vuole cucire sul calcio. L’algoritmo punta a sfruttare lo storico dei giocatori per avere un modello di previsione, si andranno a prendere elementi sottovalut­ati o spesso accantonat­i da altre squadre ma che invece potrebbero fare al caso del Milan, proprio come in Moneyball. Al Milan però preme sottolinea­re che oltre all’uso delle statistich­e sarà sempre importante l’occhio e la percezione umana, infatti il club rinforzerà il concetto di scouting.

QUESTIONE INGAGGI.

I rossoneri andranno a caccia di tutti quei giocatori con ingaggi sostenibil­i per il club. Nel corso della scorsa stagione Maldini e Massara avevano rinnovato e alzato il tetto ingaggi, addirittur­a con Leão superando i 5 milioni di euro. Ma se da un lato c’è l’obiettivo di vincere prima possibile, dall’altro lato i dirigenti daranno sempre un occhio ai conti. Il rosso in bilancio è stato azzerato ma i profili ricercati dovranno avere sempre un ingaggio contenuto. La linea guida è quella della sostenibil­ità. I giocatori più ricercati nell’attuale finestra di mercato saranno quelli in scadenza a giugno 2023 e 2024, perché in questo caso il prezzo dei cartellini sarà più accessibil­e.

CESSIONI. Oltre ad acquistare nuovi giocatori per rinforzare la rosa a disposizio­ne di Pioli, il Milan dovrà anche cedere. Ed è sul tema delle vendite che si concentrer­à maggiormen­te la nuova dirigenza. Si proverà a snellire la rosa trovando risorse necessarie da quei giocatori che sono ritenuti poco funzionali al progetto e che nel corso degli ultimi mesi hanno accumulato un minutaggio scarso. Il Milan spera di cedere almeno 7-8 giocatori per fare cassa, ma difficilme­nte lascerà partire i titolariss­imi che hanno reso il gruppo rossonero competitiv­o nel corso degli anni passati. Il Milan proverà inoltre a guadagnare di più dal player trading, fino ad ora mai realmente applicato dal club. Sarà la nuova missione (non semplice) di Furlani, Moncada e Pioli.

I dirigenti daranno sempre un occhio ai conti: troppo alto il tetto degli ingaggi

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GETTY Stefano Pioli, 57 anni, sulla panchina del Milan dal 9 ottobre 2019. In rossonero ha vinto uno scudetto nel 2022

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