TUTTI SU ZIRKZEE MA THIAGO DICE NO
L’attaccante è richiesto dall’Anderlecht, sua ex squadra, e anche dall’Ajax e dal Feyenoord Le potenzialità tecniche del giocatore però hanno colpito il tecnico rossoblù, che non intende rinunciarci
Preso per fare la seconda punta poi è diventato il vice di Barrow
Il suo talento non si discute Non lo ha aiutato il cambio tattico
Motta è convinto che la prossima sarà l’annata della consacrazione Il Bologna cederebbe l’olandese solo di fronte a un’offerta irrinunciabile
L’anno che verrà... Sì, per tutto il Bologna sarà quello di Joshua Zirkzee. Certo, a cominciare da Thiago Motta, al di là del fatto che gli ha più tirato le orecchie che fatto giocare in questi mesi nonostante che Marko Arnautovic fosse fermo ai box per guai fisici, volendo fargli capire fino in fondo quale deve essere il comportamento dentro il campo di chi vuole fare un percorso importante da calciatore. Perché uno può avere addosso anche quintali di talento, ma se poi non ha anche quotidianamente l’approccio giusto al lavoro finirà per restare sempre in mezzo al guado. E Thiago Motta assicura che non dovrà succedere per quanto riguarda Zirkzee, che davanti ha un futuro pieno di luci per quelle che sono le sue notevoli potenzialità tecniche, ma affinché ciò accada il ragazzo olandese deve volerlo fortemente. Ora, è vero che all’Anderlecht l’anno passato ha dato spettacolo e che il Bayern Monaco ha preteso un’opzione sulla futura eventuale vendita sapendo che Joshua ha le doti del grande attaccante ma un conto è il campionato belga e un conto è quello italiano, dove i difensori ti stanno addosso come camicie bagnate e se non lotti su ogni pallone come se fosse quello della vita corri seriamente il rischio di non strusciare mai il pallone. Credeteci, da tempo Thiago si è messo in testa sia con le buone che con le cattive di farlo crescere e maturare anche in questo senso e tutto il Bologna è convinto che ci riuscirà, non nascondendo tuttavia che da Zirkzee si sarebbe aspettato di più già in questo campionato.
LE SUE COLPE. Detto che in certi momenti il ragazzo olandese cresciuto nel Bayern ha disegnato addirittura calcio, vedi le trasferte di Firenze e Monza e vedi anche alcune giocate e il gol che ha confezionato domenica passata a Lecce, va aggiunto come non solo per le sue colpe abbia perso praticamente un anno. Perché guai a non tenere in conto come fosse stato acquistato in estate per giocare da seconda punta accanto a Marko Arnautovic nel Bologna di Sinisa Mihajlovic e come poi abbia finito per pagare più di altri suoi compagni il cambio di sistema di gioco una volta sbarcato a Casteldebole Thiago Motta con il suo 4-33. Ecco, caso mai Zirkzee può avere qualche responsabilità per il fatto di essere diventato anche il vice Barrow e non solo il vice di Arnautovic (che tutto sommato poteva anche starci), considerato che nel caso in cui Motta lo avesse visto bene durante la settimana è facile immaginare che nel corso del girone di ritorno lo avrebbe impiegato al posto del gambiano e di Nicola Sansone, o addirittura di Ferguson, Aebischer e Soriano utilizzati come «falsi nove», tra l’altro con risultati molto negativi.
NO AJAX E FEYENOORD.
Nel Bologna non ci sono incedibili, ma solo di fronte a una proposta estremamente allettante Sartori e Di Vaio potrebbero entrare nell’ordine di idee di cederlo. Ecco il motivo per il quale non hanno neanche preso in considerazione né gli interessamenti nei suoi confronti di Feyenoord e Anderlecht (che lo rimpiange, ricordando le sue magie e i suoi gol dell’anno passato) né quello dell’Ajax, che vorrebbe portarlo ad Amsterdaam al posto di Lucca, rispedito al Pisa. Se Zirkzee è contento di restare al Bologna? Diciamo che la considera una sfida che non vuole assolutamente perdere, avendo capito come possa diventare protagonista anche in Italia.