Corriere dello Sport

Esulta un Foggia inesauribi­le Il Pescara finisce senza forze

Partita senza esclusione di colpi tra Zeman e Delio Rossi: i pugliesi volano in finale Gli abruzzesi, avanti due volte, devono arrendersi alla straordina­ria foga agonistica dei rossoneri che ai rigori gelano i ventimila tifosi biancazzur­ri

- Di Giancarlo Febbo PESCARA

Partita folle, bellissima, vietata ai deboli di cuore. E lunghissim­a, infinita nelle sue emozioni. Pescara segna immediatam­ente, Foggia rincorre tutta la gara e la riprende allo spirare dei tempi regolament­ari. Poi ai supplement­ari il Pescara va di nuovo avanti e... il Foggia recupera di nuovo. Insomma, una cascata di adrenalina all’Adriatico dove il Foggia stacca il pass per la finale ai rigori gelando i quasi ventimila tifosi biancazzur­ri. Zeman e Delio Rossi, doppi ex, due totem per la categoria (prima della gara baci e abbracci) sanno bene come estrapolar­e il meglio dalle loro squadre e sostanzial­mente ci riescono anche stavolta, solo che alla fine uno solo poteva ridere. Un gol all’inizio, uno alla fine (la zona Foggia), poi ancora tanta battaglia nei supplement­ari e ai rigori, con un'altalena devastante per le coronarie. La sfida inizia esattament­e come all’andata, però a parti invertite. Stavolta è il Pescara a passare in vantaggio dopo poco più di un minuto, con il colpo di testa di Cuppone su cross di Rafia. Breve check del Var e palla al centro.

Il Foggia reagisce subito d’impeto e a cavallo del 10’ non sfrutta due occasioni in sequenza per pareggiare subito, prima con Bjarkason e immediatam­ente dopo con Ogunseye di testa. Il Foggia ha un atteggiame­nto propositiv­o, ma il Pescara quando recupera palla è insidiosis­simo: al 40’ traversa di Brosco, un minuto dopo ci prova Lescano sul quale respinge il portiere pugliese. A inizio ripresa il Foggia si fa pericolosi­ssima con due al 1’, sempre con Frigerio, prima colpo di tacco a tu per tu con D’Aniello. Il Foggia prende sempre più campo, spinge a pieno organico, Garattoni sbaglia la misura di un pallonetto che sfiora il palo. Però, si diceva, il Pescara sa essere letale, anche se... il Var annulla il gol in contropied­e di Merola. Ancora il Var viene consultato per un atterramen­to in area di Garattoni che l’arbitro battezza regolare: e il Var stavolta conferma. Poi ancora in area viene affossato Ogunseye: l’arbitro stavolta indica il dischetto, ma il Var dà il fuorigioco. Nel finale diventa un assedio, un forcing che premia i pugliesi che raggiungon­o il pari all’ultimo secondo di recupero. Si ricomincia e al 6’ di nuovo avanti il Pescara con Desogus che, servito dal solito Rafia, controlla, finta e gonfia la rete. Ma il Foggia non muore mai e la riprende ancora, fino ai rigori.

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 ?? LPS ?? L‘esultanza di Markic allo scadere del secondo tempo supplement­are che ha portato il Foggia ai calci di rigore e alla vittoria
LPS L‘esultanza di Markic allo scadere del secondo tempo supplement­are che ha portato il Foggia ai calci di rigore e alla vittoria

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