Marquez: Ora sono quasi al top
- Se un anno fa qualcuno avesse detto a Marc Marquez che 365 giorni dopo sarebbe stato uno dei piloti da tenere d’occhio in vista del GP del Mugello, nemmeno lui stesso ci avrebbe creduto. Del resto proprio in Toscana, nell’edizione del GP 2022, lo spagnolo annunciava l’ennesimo stop, con una prospettiva di rientro incerta ed una lunga serie di dubbi. «L’anno scorso ho vissuto al Mugello il fine settimana più duro della mia carriera - l’ammissione di Marc - dato che con il fisico ero qui, mentre con la testa ero già alla clinica Mayo negli USA (dove pochi giorni dopo sarebbe stato operato per la quarta volta all’omero del braccio destro, ndr). Nonostante questo riuscii a chiudere la gara nei primi dieci. Ma ora l’obiettivo è un altro».
Non si nasconde Marc, che guarda con rinnovata ambizione alla tripletta tra Mugello, l’amato Sachsenring ed Assen con 111 punti in palio, più di quelli del leader Pecco Bagnaia. Sa di poter sfruttare tutto il potenziale di una Honda. «Ora mi sento quasi al top, quindi voglio puntare in alto». Del resto puntare in alto, alla vittoria, che manca da ben 19 mesi, è una filosofia di vita per Marquez, in relazione alla quale prendere le decisioni relative al futuro. Il contratto con Honda infatti scadrà a fine 2024, e lo spagnolo ha le idee chiare circa le proprie necessità. «Voglio un progetto vincente, a prescindere dai colori della moto. Ora il mio piano A è Honda, anche perché a Le Mans eravamo tra i primi nonostante tutto».
FABIO. Dice bene Marquez, in grado di poter guidare sopra i problemi, a differenza attualmente di un altro ex campione del mondo come Fabio Quartararo. Per il francese a situazione tecnica di Yamaha sta divenendo un rebus irrisolvibile, tanto che alla voglia di migliorare sembra subentrata la rassegnazione, specie dopo la mancanza di novità effettivamente migliorative riscontrate negli ultimi test svolti. «Il fatto che non possa usare le novità provate negli ultimi due o tre test è frustrante, ma questa è la situazione