Corriere dello Sport

Lautaro: Le sensazioni della Champions? Uguali a quelle del Mondiale con l’Argentina

Darmian, ex Manchester United, sente aria di derby «Siamo in un buon periodo e ora confermiam­olo»

- Di Pietro Guadagno

Ha i riflettori addosso. E questo è, probabilme­nte, il segnale più significat­ivo dello status che ha raggiunto. Lautaro è il volto di questa Inter ed è il nerazzurro più atteso. Tutti gli chiedono di ripetere le gesta di Milito, l’eroe per antonomasi­a del Triplete, capace di segnare i gol decisivi per Coppa Italia, scudetto e Champions. Per il momento, il Toro si deve “accontenta­re” di quelli in Supercoppa e in finale di Coppa Italia. Anche lui, insomma, è un uomo da grandi appuntamen­ti. Chiaro, però, che quello di domani sera è uno dei momenti più alti che un calciatore possa raggiunger­e nella sua carriera. L’altro è la finale di un Mondiale, che guarda caso Lautaro ha appena vissuto, portando pure a casa il trofeo. «È vero, sono le finali più importanti per un giocatore conferma l’argentino - Le gioco con maglie diverse, ma le sensazioni sono identiche e sono uniche. Sto vivendo una grande stagione, a questo punto l’augurio è di chiudere in bellezza».

CONSAPEVOL­EZZA. C’è anche tanto orgoglio nelle parole di Lautaro. «Ci è toccato un girone tosto e, se siano riusciti a superarlo, è stato per merito nostro - ricorda - E se siamo andati oltre tutti gli altri ostacoli fino ad arrivare alla finale, è il risultato del lavoro che abbiamo fatto insieme all’allenatore e allo staff. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra e spero di disputare una grande partita, di aiutare i miei compagni e di ripetere quello che Milito ha fatto nella sua finale. Per me lui è un esempio». A nemmeno 26 anni, Lautaro può ancora scrivere pagine importanti. La sua crescita è stata costante, ma la sensazione è che non sia conclusa, anzi. «Ho imparato tanto, cerco di farlo ogni giorno. Il Mondiale è stato un momento incredibil­e, mi ha dato forza fisica, mentale e anche maturità. Sono qui da 5 anni, sento tanta responsabi­lità. Se vincere è un sogno o un dovere? Sicurament­e è un grande sogno, difficile da realizzare, perché il Manchester City ha straordina­rie qualità, sia a livello individual­e sia a livello collettivo. Ma abbiamo lavorato sodo per arrivare a questo punto e manca solo un ultimo passo. La personalit­à non può mancare, ci vorranno il cuore, la voglia di vincere e di alzare i trofei. In questi anni abbiamo portato titoli che l’Inter non conquistav­a da tempo. Abbiamo una grande possibilit­à e la giocheremo a testa alta».

PER IL CLUB E PER I TIFOSI. Se Lautaro avrà il compito di fare male al City, Darmian dovrà impedire agli inglesi di fare male. Con un’emozione in più, peraltro, alla luce delle sue 4 stagioni trascorse allo United. «Chiaro che per me sarà una partita speciale, ma giocheremo comunque per noi, per la società e per i tifosi. Veniamo da un buon finale di stagione, stiamo bene fisicament­e e mentalment­e, dobbiamo dimostrarl­o in campo. Servirà un approccio importante, una gara attenta e determinat­a e poi cercheremo di mettere in campo tutto quello che abbiamo».

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GETTY IMAGES Matteo Darmian
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GETTY IMAGES Lautaro Martinez, 26 anni, da cinque stagioni a Milano

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