Ruben Dias: Sì siamo i favoriti

Non solo è uno dei leader in campo, ma è anche tra i veterani dello spogliatoio. Alla vigilia della finalissima, Kevin De Bruyne, che sta per concludere l’ottava stagione con la maglia del Manchester City, confessa che la Champions League non solo è un sogno ma anche “un’ossessione”. «Tutti i calciatori vogliono vincerla, almeno una volta. Perché significa che sei arrivato al top, sia come calciatore che come squadra. Se saremo abbastanza bravi, domani (oggi per chi legge) saliremo in alto».

IL CONFRONTO.

Poche le differenze che il belga vede rispetto alla finale (persa contro il Chelsea) due anni fa. «L’unica vera novità è che questa volta abbiamo dovuto giocare un’altra finale una settimana fa (di Fa Cup), mentre nel 2021 avevamo avuto due settimane per prepararci. Ma conterà di più l’aspetto psicologico di quello fisico».

L’URAGANO. Conterà, e molto, anche l’effetto Erling Haaland, 52 gol nella sua prima stagione inglese. «Non so spiegarlo bene, ma c’è stato un feeling speciale fin dal primo minuto. Ha segnato a un ritmo incredibile, si è adattato alla perfezione al nostro gioco», i complimenti del centrocampista belga, rivolti anche ai prossimi avversari. «Non ci aspettiamo una partita aperta, l’Inter è una squadra molto ordinata che si difende molto bene. Spero solo di riuscire a sbloccarla subito per avere poi più spazi».

SENZA PAURA.

Ma senza tensioni, giocando con la massima pazienza, la raccomandazione di un’altra colonna del City, Ruben Dias. «Noi favoriti? Amiamo questo tipo di pressione, ci fa correre più veloci e saltare più in alto. E, soprattutto, essere più concentrati. Proprio come richiedono partite come questa finale». Che potrebbe regalare al City il treble, proprio come riuscito ai cugini dello United nel 1999. «Ma non è giusto paragonare giocatori ed epoche differenti. Noi guardiamo solo a noi stessi».

«Questa pressione ci fa correre di più e saltare più in alto Noi la amiamo»